Nella Giornata nazionale del rispetto, celebrata lunedì 20 gennaio, Unicoop Firenze ha lanciato un’iniziativa su più fronti, con un incontro sul tema in collaborazione con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani e un progetto rivolto a tutti i lavoratori della cooperativa.
L’incontro si è svolto lunedì 20 gennaio, presso lo spazio eventi del Coop.fi di Firenze Novoli e ha visto la partecipazione di Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza Unicoop Firenze, Fabrizio Guerrini, Direttore Persone Unicoop Firenze, e Valeria Della Valle, linguista e condirettrice del Vocabolario Treccani.
Il tema è stato affrontato con il contributo dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani che ha scelto “rispetto” come parola dell’anno 2024, selezionandola per la sua estrema attualità e rilevanza sociale, nell’ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua.
La mattinata è stata anche l’occasione per presentare il progetto “Il linguaggio del rispetto” avviato nel 2022 dalla cooperativa con l’obiettivo di sviluppare al proprio interno una consapevolezza diffusa sull’importanza del linguaggio e di diffondere una cultura inclusiva e di cooperazione. In occasione di questa Giornata nazionale del rispetto, tutti i lavoratori della cooperativa indossano una spilla per lanciare un messaggio e dare una testimonianza dell’impegno della cooperativa e tutti i suoi lavoratori sul tema del rispetto.
«La scelta della parola rispetto da parte dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani ci ha molto colpito e ci ha stimolato ad organizzare questa iniziativa con la quale vogliamo portare all’attenzione il tema e riflettere su come trasformare la parola rispetto in un impegno collettivo. Come cooperativa, su questo tema dal 2022 abbiamo avviato un piano che ci rende orgogliosi ed è particolarmente importante perché il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare violenze e comportamenti aggressivi di ogni genere. Il rispetto include un modo di sentire e un modo di comportarsi e relazionarsi fondamentali per realizzare l’articolo 3 della Costituzione che sancisce i principi dell’eguaglianza, della pari dignità, e della partecipazione piena quali valori alla base del vivere in comunità. Ci auguriamo che iniziative come questa ci aiutino a ritornare al significato originario di rispetto, ovvero la garanzia del pensiero e della persona altrui, contro ogni forma di discriminazione e prevaricazione», ha affermato Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.
«Di fronte ai grandi cambiamenti che attraversano la nostra società e che riguardano tutti noi, tre anni fa ci siamo chiesti come accompagnare la Cooperativa attraverso il profondo mutamento culturale in atto e abbiamo scelto di mettere al centro del nostro approccio i temi della diversità, dell’equità e dell’inclusione: da questi siamo partiti nel 2022 per lanciare il progetto “Il linguaggio del rispetto”, che sta coinvolgendo tutti i livelli dell’organizzazione, con l’obiettivo di sviluppare consapevolezza sull’importanza del linguaggio e di diffondere una cultura il più possibile inclusiva e cooperativa», ha dichiarato Fabrizio Guerrini, Direttore Persone Unicoop Firenze.
«La scelta della parola “rispetto” come parola dell’anno 2024 Treccani non è stata casuale: è stata fatta perché si tratta di una parola-chiave, che dovrebbe orientare i comportamenti e i rapporti tra le persone. Questo vale per tutte e tutti, ma soprattutto per chi svolge il proprio lavoro in contatto col prossimo. Una riflessione sul rispetto dovuto agli altri (e a noi stessi) può migliorare la vita di tutti, anche attraverso l’uso del “linguaggio del rispetto”, che può contribuire a diffondere una cultura accogliente e un reale senso di cooperazione tra gli esseri viventi. Rispetto delle persone, delle istituzioni, delle culture diverse, dell’ambiente: un valore da riscoprire e da far riscoprire, per opporci, anche con le parole, alla violenza, all’aggressività, all’intolleranza», ha concluso Valeria Della Valle, Linguista e condirettrice del Vocabolario Treccani.
Rispetto: parola dell’anno 2024
Secondo l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani, “rispetto” è la parola del 2024. Nell’ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua, l’Istituto spiega che la parola è stata scelta per la sua estrema attualità e rilevanza sociale.
Sfogliando il Dizionario Treccani, rispetto è definito come un “sentimento e atteggiamento di stima, di attenzione, ma anche di riguardo verso una persona, un’istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole”.
Secondo l’Istituto, la parola rispetto dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui. Nel motivare la scelta, l’Istituto spiega che il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale.
L’analisi portata avanti dall’Istituto Treccani evidenzia le numerose espressioni della lingua italiana che contengono questa voce: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto fino all’espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia. Eppure, anche formule come “con tutto il rispetto” vengono oggi spesso svuotate del loro significato originario, utilizzate impropriamente come premessa per attacchi verbali aggressivi e violenti, soprattutto nel dibattito politico. Scegliendo la parola rispetto, Treccani intende stimolare una riflessione collettiva sull’importanza di recuperare il significato autentico del termine e di metterlo in pratica quotidianamente.
Il progetto #leparolevalgono
Il progetto #leparolevalgono è nato nel 2015 come campagna di comunicazione social: in quella prima iniziativa a emergere fu misericordia, la parola scelta da papa Francesco per Treccani. Anche grazie a una sezione apposita del portale Treccani, il progetto si è aperto poi alla collaborazione con istituzioni, enti e aziende che ne hanno condiviso le finalità. L
a parola rispetto è stata mappata e scelta grazie all’ascolto e al dialogo con il pubblico del portale e attraverso le attività redazionali tradizionali dell’Istituto. Una sezione del portale è dedicata ai neologismi di web e social: le sei nuove parole del 2024 sono booktok (comunità di lettori su TikTok), creator (ideatore di contenuti per il web), delulu (illuso, sognatore), demure (sobrio, elegante), p.o.v. (punto di vista), slay (efficiente).
“Il linguaggio del rispetto”: il progetto di Unicoop Firenze dedicato ai lavoratori della cooperativa
Dal 2022 Unicoop Firenze ha avviato il progetto “Il Linguaggio del Rispetto”. L’obiettivo principale del programma, che ha una durata pluriennale, è quello di accompagnare la cooperativa attraverso il profondo cambiamento culturale in atto nella società, partendo dall’interno, dalla cultura organizzativa, dalle proprie lavoratrici e dai propri lavoratori.
Dopo un ascolto strutturato, che ha visto coinvolti più di 130 tra donne e uomini, in ruoli diversi della cooperativa, finalizzato a fare una fotografia di Unicoop Firenze rispetto ai temi della diversità, dell’equità e dell’inclusione, dal 2023 a oggi sono stati incontrati i gruppi dirigenti dei punti vendita, delle sedi e dei magazzini (circa 700 persone), con i quali è stato attivato un percorso di acquisizione di consapevolezza sull’importanza del linguaggio, espressione spesso di bias inconsapevoli e di stereotipi che guidano comportamenti discriminanti, verbali e non verbali, nella cultura organizzativa.
È con questa finalità che un gruppo di lavoratrici e di lavoratori si è messo in campo e si è preparato a essere “ambassador del rispetto”, per costruire campagne interne di comunicazione, informazione e di sensibilizzazione sui temi della diversità, equità e inclusione che saranno lanciate nel corso di tutto il 2025. Gli ambassador, con la loro testimonianza e il loro esempio, insieme agli oltre 8.000 dipendenti della cooperativa, saranno un tramite per provare a costruire una cooperativa migliore e inclusiva e per lanciare un messaggio positivo sul tema del rispetto.