Piccole accortezze. Attenzioni che costano poco, ma valgono molto. Sono i consigli contenuti nella Guida all’ecologia quotidiana, da novembre disponibile online e da gennaio in versione cartacea, in distribuzione a tutti i soci.
La guida, firmata Unicoop Firenze e Legambiente, nasce da un percorso partecipativo: è stata scritta, sotto la supervisione scientifica di Legambiente, a quattromila mani, quelle dei toscani che a inizio 2018 hanno risposto a un questionario sulla sensibilità ambientale.
Dai risultati del questionario arriva l’indice della guida e del sito.
Si parte dai fondamentali: non fare rifiuti. Quindi, scegliere prodotti “verdi” dentro e fuori, ad esempio quelli a marchio Coop della linea Vivi verde, con imballaggi snelli e riciclabili. E più in generale quelli a marchio Coop, che stanno rispondendo alle richieste della Commissione europea potenziando l’offerta di prodotti con imballaggi di plastica riciclata. Coop punta, entro il 2025, a utilizzare 6400 tonnellate annue di plastica riciclata al posto della vergine, risparmiando il volume di circa 60 tir di plastica.
E per i rifiuti che inevitabilmente si producono? La parola d’ordine è differenziare. Sul territorio i gestori dell’igiene urbana sono molteplici e alcune regole cambiano da Comune a Comune, così come c’è chi fa la raccolta porta a porta e chi ha ancora i classici cassonetti suddivisi per materiale e per colore. Ma, ad esempio, separare umido, carta, plastica e vetro è buona norma ovunque, visto che si tratta di materiali che, se smaltiti correttamente, possono avere una seconda vita.
Oltre la tematica rifiuti, ci sono i capitoli consumo sostenibile, energia e mobilità. Perché ogni giorno facciamo la spesa e se scegliamo prodotti locali aiutiamo l’economia toscana, limitiamo le emissioni dovute ai trasporti delle merci e contribuiamo a tutelare territorio e paesaggio, oltre a mangiare più sano. Ma ogni giorno siamo anche circondati da vari apparecchi e dispositivi e spegnerli quando non li usiamo – vale per la lampadina come per il televisore, ma anche per il pc dell’ufficio -, significa consumare meno energia.
Infine, i tragitti: da casa a scuola, fino all’ufficio e ritorno: la mobilità diventa sostenibile, quando si scelgono i piedi o i mezzi pubblici o l’auto elettrica o condivisa. Anche qui ogni nostro piccolo sforzo per cambiare può contribuire alla salute del pianeta Terra. Mentre i gesti poco attenti, come direbbe Makkox, portano sfiga o bad karma.
E proprio Makkox, con le sue mascotte, guiderà i lettori online e offline alla scoperta delle pillole di ecologia quotidiana contenute nella guida, mentre nel calendario 2019 – allegato all’Informatore e disponibile nei Coop.Fi fino a esaurimento – i suoi disegni ci aiuteranno a riflettere ogni mese su come le nostre scelte e quelle di Coop, con i suoi prodotti a marchio, possono influire positivamente sull’ambiente.
Karma e gioca
Una corsa infinita verso la sostenibilità. È quella del gioco online Karma e Gioca, disponibile da dicembre sul sito di Ecologia Quotidiana. I protagonisti sono i due personaggi usciti dalla matita di Makkox, Ugo il Gufo Druido e Sergio il Gabbiano Lercio, che vengono messi alla prova di fronte ai più comuni dubbi in tema ambientale. Se riusciranno a superare gli ostacoli, riceveranno in premio i consigli sostenibili. Semplici, ma indispensabili per avere good karma. Giocare per credere.
Virtuosi e consapevoli
Siamo consapevoli che l’ambiente è determinante per la qualità delle nostre vite e per questo riteniamo che sia fondamentale vivere in un ambiente salubre. Lo rivela la ricerca condotta da RefRicerche su dati Coop e su un’indagine 2018 di Unicoop Firenze, secondo cui il 97% degli intervistati nell’ultimo anno ha fatto più attenzione a differenziare i rifiuti, l’82% ha ridotto il consumo di energia e gas, il 68% ha evitato oggetti di plastica monouso, il 59% ha ridotto il consumo di acqua e il 39% ha usato meno l’auto.
Quanto alle abitudini di consumo, il 95% degli intervistati cerca di evitare gli sprechi, il 91% fa la spesa seguendo il criterio della stagionalità e l’80% sceglie prodotti del territorio, il 44% opta per il bio.
Quanto allo “spinoso” tema degli imballaggi, l’80% degli intervistati richiede informazioni in etichetta chiare e semplici, il 66% materiale biodegradabile, riciclato o comunque riciclabile e solo il 10% si fa convincere esclusivamente da estetica gradevole e design accattivante. Il 57% degli intervistati inoltre si dichiara disponibile a pagare di più per avere confezioni a basso impatto ambientale.