A tutto picnic

Al mare, in montagna, in collina. Chi sceglie quello elegante, chi preferisce il tradizionale. Tra nuove tendenze e preferenze, è sempre tempo di picnic

A ciascuno il suo

Che sia al mare, in montagna, in collina è tempo di pic nic! Una parola che, dal francese piquenique, significa letteralmente ‘spilluzzicare una cosa da poco’. Se per molto tempo è stato sinonimo di mangiare “alla buona”, oggi il picnic esiste in mille versioni: da quello in versione elegante, a quello ecologico, a quello ipertecnologico, prenotato online e consegnato direttamente sul prato. Abbiamo curiosato fra un cestino e l’altro per scoprire preferenze e nuove tendenze.

Cosa mettono gli italiani nei loro cestini?

Sul podio dei cibi preferiti dai nostri connazionali per i loro picnic ci sono tre grandi classici: pane e salame per il 71%, torte salate per il 65% e insalate di pasta e riso per il 60% (dati sondaggio IPSOS ‘Picnic lovers’).

Picnic con chi?

L’82% degli intervistati predilige la compagnia degli amici, in mezzo alla natura, con la classica forma in cui ognuno prepara qualcosa a casa. Per il 65% del campione il picnic rappresenta un momento romantico con il proprio partner, mentre il 56% lo organizza con la famiglia allargata, quando in casa non ci sarebbe posto per tutti. Il 14% degli italiani ama fare il pic nic in solitario, come momento di relax nella natura lontano da tutto e tutti.

Un cestino tutto “verde”

Tra le ultime tendenze, il “picnic verde”, rispettoso dell’ecosistema e dell’ambiente intorno. Sul mercato troviamo i kit per picnic 100% eco-friendly: piatti di carta, stoviglie in materiali biodegradabili e cibi biologici, freschi e di stagione, provenienti da filiera corta o km zero che garantiscano il minor impatto ambientale possibile. E naturalmente, oltre ai cestini tradizionali, non mancano i prodotti per il cestino vegani e quello vegetariano.

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L’ambiente non è usa e getta. Dal 1° giugno 2019 Unicoop Firenze ha tolto dalla vendita piatti, bicchieri e posate di plastica monouso: 220 milioni di pezzi in meno immessi nell’ambiente ogni anno

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Picnic 3.0

Per chi non ha tempo, è tempo di “picnic 3.0”. Come? Con smartphone, app e servizi digitali che permettono di far arrivare cibi e kit completo direttamente nel luogo scelto per il picnic. Fantascienza? No, è la nuova frontiera del pranzo all’aperto.

Una formula pensata per chi decide un picnic Last Minute e sperimentata soprattutto nelle grandi città come Milano, dove sono attivi diversi servizi di food delivery utilizzabili con poche mosse. Tramite un’app dedicata, si ordina il proprio picnic che, grazie alla geolocalizzazione, viene consegnato esattamente nel parco o sulla spiaggia, magari accompagnato da stoviglie, teli e cuscini per l’immancabile siesta.

Conserva e gusta!

Picnic o ufficio, per il pranzo fuori Coop propone nuovi prodotti per la conservazione dei cibi che permettono conservare al meglio i cibi preparati per il pasto fuori casa. Si tratta dei nuovi contenitori della Linea Casa, adatti per il take away e per pasti e merende fuori casa, ma anche per organizzare picnic o più semplicemente per riporre in frigo o in freezer pietanze e cibi preparati per future occasioni.

Non dimenticate: i rifiuti sempre al loro posto!

Ultimo inderogabile compito è lasciare il luogo del picnic così come lo avete trovato e anche più pulito. Non dimenticate a casa dei sacchetti dove raccogliere i rifiuti e, per quanto possibile, differenziateli.

Picnic in campagna: 10 regole da rispettare

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