A Marina di Pisa, presso il Porto Turistico di Pisa, è stato inaugurato questa mattina il trentesimo Seabin della campagna di Coop per l’ambiente “Un Mare di Idee per le nostre Acque”. Il progetto è realizzato in collaborazione con Unicoop Firenze e Porto di Pisa. Oltre all’inaugurazione del Seabin, si sono tenute altre iniziative dedicate alla cura dell’ambiente e alla tutela delle acque.
ll Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti, in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm.
La campagna Coop per l’ambiente “Un mare di idee per la nostre acque” è partita a fine aprile da Portopiccolo Sistiana (Trieste) e arriva oggi a Marina di Pisa in un viaggio di responsabilità ecologica che porta questa estate al collocamento di 34 nuovi Seabin (i cestini mangia rifiuti) in tutta Italia, che si aggiungono ai 12 già posizionati nel 2020, nei mari, fiumi e laghi di varie località del Paese. Obiettivo: recuperare in un anno in tutta Italia 23 tonnellate di rifiuti, incluse plastiche e microplastiche, pari al peso di circa 1.500.000 bottiglie.
Un’altra tappa dell’impegno di Coop per l’ambiente
“Dopo il Seabin posizionato sul fiume Arno a Firenze, oggi continuiamo il nostro impegno per le acque con l’installazione del dispositivo nel Porto di Pisa, un luogo che fa dell’attenzione all’ambiente uno dei suoi tratti caratteristici. In più, salutiamo l’installazione del Seabin con i ragazzi di Plastic Free e con i giovani atleti della Società Canottieri Arno: siamo soddisfatti perché per aiutare l’ambiente è necessario fare squadra e oggi vediamo in campo tutti gli attori che vivono il mare – spiega Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze – Come Unicoop Firenze siamo impegnati su più livelli per la tutela dell’ambiente: con le scelte che facciamo tutti i giorni come impresa, con la sensibilizzazione dei nostri soci e clienti, a cui offriamo sempre più alternative ecosostenibili ed occasioni di approfondimento delle tematiche ambientali e con iniziative concrete come i Seabin, veri e propri alleati per ripulire le acque da plastiche e microplastiche”.
“Non poteva mancare il Porto Turistico di Pisa, tra i primi a promuovere la sensibilizzazione sul problema delle plastiche in mare. L’integrazione con l’ambiente circostante è un obiettivo per noi importante, che pensiamo si possa realizzare amplificando le connessioni tra l’identità del luogo e le attività che si svolgono all’interno di un porto turistico. Il progetto Seabin rafforza il nostro percorso nel rapporto tra attività turistica e natura, all’insegna dell’armonia e del rispetto. Contribuire attivamente con progetti di ricerca e sperimentazioni allo sviluppo di nuove tecnologie, è il nostro modo per mantenere alta la qualità ambientale e, allo stesso tempo, rappresenta il presupposto per lo sviluppo e l’offerta di servizi turistici sostenibili” afferma Simone Tempesti, amministratore unico del Porto di Pisa.
All’evento, che ha il patrocinio del Comune di Pisa e l’adesione del Parco di San Rossore, ha partecipato anche l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, che dichiara:“L’accumulo della plastica nei fiumi e nei mari sta diventando un grande problema per i nostri ecosistemi e non sono più rinviabili le azioni per contrastare questo fenomeno. Per questo voglio ringraziare i volontari dell’Associazione Plastic Free, che anche oggi hanno dimostrato il loro grande impegno per l’ambiente, ma soprattutto sono contenta di essere qui, a questa bella iniziativa di Unicoop Firenze, che dimostra ancora una volta una grande attenzione alle tematiche ambientali, confermando che il valore cooperativo va oltre alla visione commerciale di una grande impresa qual’è Unicoop Firenze”.
“L’installazione di questo Seabin, – prosegue l’assessore Monni – che si aggiunge a quello già stato installato in Arno a Firenze, permetterà di raccogliere le micro e macro plastiche che si trovano nel porto di Pisa, così da non disperderle in mare aperto, rischiando di entrare nel ciclo alimentare marino. La lotta alla plastica non è più rinviabile e ringrazio anche Unicoop Firenze per la scelta aziendale di aver eliminato la vendita di plastica monouso nei proprio punti vendita. La Regione Toscana, insieme anche ai Consorzi di Bonifica, si sta impegnando con progetti che permetteranno di intercettare le plastiche nei corsi dei fiumi prima che arrivino direttamente in mare”.
“Il progetto del cestino del mare risolve un problema altrimenti difficilmente gestibile, come quello della presenza di plastiche e soprattutto microplastiche presenti in acqua. È basato su una tecnologia semplice, che sta dando risultati importantissimi in tutto il mondo. Anche l’amministrazione comunale sta studiando dove poter collocare sul territorio comunale alcuni “Seabin”, perché siamo convinti che sia un’arma efficace nel contrasto alla presenza di rifiuti altamente inquinanti in alcune tipologie di bacini idrici” dichiara Filippo Bedini, assessore all’ambiente del Comune di Pisa.
Raccolta di rifiuti a Boccadarno
Fra le iniziative che si sono tenute questa mattina al Porto di Pisa, la prima è stata la raccolta dei rifiuti nel tratto di Boccadarno vicino al fiume. L’iniziativa è stata organizzata con l’associazione Plastic Free Odv Onlus, nata nel 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso. In quasi due anni i volontari dell’associazione hanno rimosso 857.447 Kg di plastica e rifiuti dall’ambiente. Durante la raccolta di questa mattina sono state rimosse plastiche di ogni tipo, incastrate e abbandonate negli scogli del molo e del lungomare. Bottiglie di plastica, per lo più, ma, soprattutto, attrezzature da pesca abbandonate, perse o dismesse.
“Il nostro impegno è quello di dar voce, attraverso azioni concrete, ad una rivoluzione ambientale, vogliamo un mondo migliore”, afferma Gerardina Trotta, referente Regione Toscana dell’Associazione Plastic Free.
Sport e ambiente
A seguire nel tratto di Porto vicino a dove è stato installato il Seabin si è immerso un sommozzatore, per una dimostrazione di come si può recuperare rifiuti anche dai fondali e dell’importanza di tutelare tutte le acque.
All’inaugurazione del nuovo dispositivo raccoglie plastiche hanno partecipato anche alcuni atleti della Società Canottieri Arno: giovani che vivono il fiume e il mare da sportivi e che si uniscono alla tutele dell’ecosistema. In particolare erano presenti Emma Cuzzocrea, Enrico Donatelli e Matthew Maglia.
Il Seabin, il cestino catturaplastiche amico delle acque
Il Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti, in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Viene attaccato alla corrette per attivare la pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, capace di trattare 25.000 litri di acqua all’ora.
I rifiuti vengono catturatati nel cestino interno, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando il cestino è pieno, viene svuotato e pulito. Seabin può funzionare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e quindi è in grado di rimuovere molti più rifiuti di una persona dotata di una rete per la raccolta manuale.
Seabin inoltre potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque.
Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.