«Chi sono io, Babbo Natale?». Alcuni di voi ricorderanno lo spot tv di alcuni decenni fa con protagonista un imprenditore del settore dolciario che, al di là del tono burbero, vestiva perfettamente i panni di Babbo Natale per la sua “generosità”. La stessa pubblicità ben si adatterebbe alla nuova operazione che Unicoop Firenze mette in campo in vista delle festività a vantaggio dei soci della cooperativa.
«Abbiamo deciso un’iniziativa di carattere sociale, che si aggiunge alle tante attività commerciali previste in occasione delle festività natalizie – spiega Michele Palatresi, presidente del Consiglio di gestione di Unicoop Firenze -. Per questa ragione la meccanica è la più semplice che esista, senza alcun vincolo: un risparmio immediato per i nostri soci del 10% su tutto quello che acquisteranno nel mese di dicembre, compresi i prodotti in promozione».
Perché proprio in questo periodo?
Ci rendiamo conto che questi due anni sono stati particolarmente impegnativi dal punto di vista della tutela del potere d’acquisto, in quanto i livelli medi di reddito delle famiglie sono cresciuti nettamente meno rispetto alla crescita che hanno fatto registrare i prezzi, sia dei prodotti al consumo sia delle utenze. Per tenere fede alla missione e al ruolo che la natura d’impresa cooperativa conferisce, abbiamo sentito il bisogno di dare un segnale incisivo, con l’auspicio di produrre anche un effetto calmiere sui territori dove operiamo, a tutto vantaggio delle comunità.
A quanto ammonta l’investimento della cooperativa in questa operazione?
Lo sconto del 10% sulla spesa equivale a restituire ai nostri soci, in tutto il mese di dicembre, una cifra intorno ai 30 milioni di euro, che sicuramente permetterà di affrontare le festività natalizie in modo più sereno e senza troppe rinunce.
Questo è l’ultimo di una serie di interventi che sono stati attuati nel 2023 per aiutare soci e clienti…
In occasione del 50° anniversario della cooperativa abbiamo investito risorse ingenti, anche attraverso la meccanica dei “buoni spesa” riproposti più volte nel 2023, grazie ai quali le persone hanno potuto beneficiare di un contenimento del costo medio della loro spesa, senza dover ricorrere a drastiche riduzioni delle quantità acquistate per far quadrare l’economia domestica. È stato un momento importante per onorare quello che, in questi cinquanta anni di storia, si è riusciti a fare, cercando di soddisfare i bisogni delle persone, ma tenendo sempre in equilibrio anche i risultati della gestione.
Dopo la forte inflazione di questi anni, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Molto difficile fare previsioni, ma nel futuro prossimo non prevediamo un’inversione di tendenza. Da un lato le politiche monetarie delle banche centrali sul costo del denaro iniziano a produrre un effetto raffreddamento sull’inflazione, dall’altro la combinazione tra un non pieno ritorno alla disponibilità di alcune materie prime, i conflitti bellici in corso e anche fenomeni speculativi, continueranno a tenere alto il livello dei prezzi. La contrazione della domanda, che si registra da diversi mesi anche nella componente alimentare potrebbe, nel breve, generare un effetto recessivo sull’economia del Paese.
Qual è lo stato di salute della cooperativa a 2023 quasi concluso?
È uno stato positivo in tutte le sue componenti, sia patrimoniali che finanziarie. Sicuramente le previsioni di chiusura del 2023, così come quelle dei prossimi anni, saranno caratterizzate da investimenti straordinari che la cooperativa sta mettendo in campo, pienamente cosciente del momento di difficoltà delle persone, ma anche consapevole di poter contare sulle risorse di cui dispone, sia economiche, ma soprattutto dal punto di vista umano, soci da una parte e lavoratori dall’altra, che rappresentano la pietra angolare su cui costruire, con ottimismo, le prospettive future.