Nel 2020 l’Informatore ha compiuto 57 anni dalla sua registrazione come testata giornalistica al Tribunale di Firenze. In questo lungo periodo ha svolto il suo compito di informare i soci sulle scelte di Unicoop Firenze, ma anche sui grandi e piccoli cambiamenti dei nostri consumi e stili di vita. Abbiamo contribuito a dar voce a chi non l’aveva, piccole realtà attive nel sociale, nella cultura, nel settore produttivo, senza scordare i grandi avvenimenti del nostro tempo.
L’Informatore l’ha fatto puntualmente ogni mese con le sue pagine di carta, che oggi sono ancora più preziose, visto che provengono da carta 100% riciclata, con certificazione Fsc.
Nel novembre 2018 abbiamo scelto di affiancare al classico formato cartaceo, una versione online con informazioni e aggiornamenti quotidiani, visto che le indagini statistiche raccontano che sempre più persone cercano su internet le risposte al loro bisogno di essere informati. Anche noi abbiamo sentito, dunque, l’esigenza di adeguarci a questa nuova realtà che cresce esponenzialmente ogni anno.
I due strumenti, web e cartaceo, non sono però in contrasto, anzi dialogano e si alimentano vicendevolmente, grazie al lavoro della redazione.
Nel frattempo il nostro mensile su carta è cambiato: nelle scelte editoriali e dei contenuti, nella grafica e nell’impostazione. Abbiamo dato più spazio agli approfondimenti e alle foto; lo storytelling si è fatto più contemporaneo, senza smettere di riflettere l’attualità attraverso le lenti della nostra cooperativa.
Questo rinnovamento è stato oggetto di un’indagine, che ha coinvolto i nostri soci, cioè i lettori dell’Informatore. I risultati raccontano che, nonostante il passare degli anni e delle mode, il caro vecchio giornale di carta continua a svolgere egregiamente la sua funzione e anzi conquista nuovi lettori. I soci gli sono affezionati e, anche se il web avanza, sfogliare le pagine di una rivista per scoprire e conoscere, mantiene un grande valore e regala un piacere immutabile nel tempo.
Lunga vita all’Informatore!
di Claudio Vanni, direttore Informatore