L’Informatore compie 60 anni!

Compleanno a cifra tonda per la rivista dei soci di Unicoop Firenze: l'Informatore compie 60 anni di attività

Se Unicoop Firenze festeggia quest’anno le nozze d’oro con i propri soci e clienti (1973-2023), l’Informatore – con i propri lettori – festeggia addirittura quelle di diamante.

La rivista viene infatti registrata nel 1963 come “L’Informatore della Cooperativa del popolo di Empoli”. All’inizio è solo un giornalino o, meglio, un bollettino che serve principalmente per la comunicazione interna: la convocazione delle assemblee dei Soci, le iniziative della cooperativa, il bilancio e i comunicati del movimento cooperativo. Il primo direttore è Ettore Giunti, a cui segue – dal 1972 – Luigi Mordini. Esce periodicamente, due o tre volte all’anno.

Con la fusione tra Unicoop Empoli e Toscocoop, che danno vita a Unicoop Firenze, anche l’Informatore cambia: aumentano le uscite, le pagine e i contenuti.

Da giornalino a rivista

Nel 1976 il coordinamento della redazione è affidato ad Antonio Comerci, che sarà poi l’anima del giornale per oltre 40 anni, fino al 2018: «La svolta avviene nei primi anni ‘80 – esordisce Comerci -, quando si riesce a trasformare un bollettino “parrocchiale” in una rivista per i consumatori. Si comincia ad affrontare temi di grande attualità legati al mondo dell’alimentazione e della distribuzione in generale, dall’uso dei coloranti all’utilizzo delle materie plastiche. Il giornale cresce. Nel 1983, quando assumo la direzione, siamo già a un formato di 16 pagine con 6 uscite annuali e una tiratura di quasi 150.000 copie. Numeri che raddoppieranno negli anni ‘90 fino ad arrivare – negli anni 2000 – a una rivista praticamente mensile, di 48 pagine e stampata in oltre 600.000 copie! Anche la distribuzione gioca un ruolo importante in questa evoluzione, visto che dal 2010 l’Informatore si trova sia nei negozi Unicoop ma può arrivare ai soci anche per posta. La grande forza del nostro lavoro editoriale è comunque nell’essere il giornale di una cooperativa, perché i contenuti che propone stimolano la cooperativa stessa a impegnarsi concretamente sulle questioni affrontate. A questo proposito voglio ricordare l’importanza delle lettere dei soci, lettere vere, con critiche o elogi reali, che noi abbiamo sempre pubblicato, per decenni, in totale trasparenza. E questo credo sia stato uno strumento positivo nell’interesse di tutti».

Ancora oggi quelle lettere sono fra le pagine più apprezzate, dai soci che si rispecchiano in quello che scrivono gli altri (e spesso danno il via ad animati botta e risposta) e dai dipendenti che qui trovano spunti per il loro lavoro.

Spazio all’approfondimento

Dall’estate 2018 la guida dell’Informatore passa nelle mani di Claudio Vanni, già responsabile delle relazioni esterne di Unicoop Firenze, che dà al giornale un’impronta diversa: più spazio alle immagini e all’approfondimento e un importante cambio di grafica, sempre affidato all’esperienza di Walter Sardonini: «I tempi sono mutati, il mondo gira a un’altra velocità rispetto al passato – spiega Vanni -. I giornali cartacei, con pubblicazione mensile, non sono più adatti a rincorrere le notizie, per questo ho voluto dare spazio all’approfondimento: meno argomenti, ma affrontati in maniera più circostanziata, andando alla radice dei fatti, offrendo originali chiavi di lettura dell’attualità, dall’economia ai fenomeni sociali, tenendo sempre presente il punto di vista dei nostri soci, secondo la filosofia che guida l’operato della cooperativa».

Segue di poco la nascita dell’Informatore online, poi l’apertura dei canali social Facebook e Instagram, con aggiornamenti quotidiani e in tempo reale delle iniziative di Unicoop Firenze, ma non solo. «Con l’Informatore vogliamo aprire una finestra sulla Toscana, sull’Italia e sul mondo, attraverso il contributo di esperti, di personaggi della cultura, del mondo scientifico e anche dello spettacolo» precisa Vanni. E infatti, negli ultimi quattro anni sul “giornalino”, come affettuosamente continuano a chiamarlo i soci, sono passati premi Nobel e premi Strega, con interviste di prima mano, realizzate dai giornalisti della redazione e dai collaboratori esterni. «Un gruppo di professionisti attenti e curiosi che non si limita a registrare voci ma che, animati dal desiderio di capire cosa si cela dietro le apparenze, aiutano il lettore a entrare nei meccanismi che stanno dietro alla quotidianità, spiegando, ad esempio, come si forma il prezzo di un prodotto che mettiamo nel carrello o come si può combattere l’inquinamento e il riscaldamento climatico attraverso le buone pratiche personali o di imprese che investono in ricerca insieme» aggiunge Cecilia Morandi, giornalista e direttore responsabile, che si occupa principalmente della gestione dei contenuti e della loro messa in pagina.

Il mondo cambia e cambia l’informazione, ma un giornale di carta, se realizzato con cura e serietà, resta uno strumento fondamentale di informazione e di formazione, per la cooperativa, per i suoi soci e per tutti. Perché, oltre che consumatori, siamo tutti, prima di tutto, cittadini.

Ci piace!

Periodicamente l’Informatore viene sottoposto a un sondaggio di gradimento da parte dei soci che lo ritirano alle casse o lo ricevono a casa.

L’ultimo test è stato fatto nel maggio 2022: i risultati sono stati ancora una volta positivi come nelle precedenti rilevazioni. Il 95% degli intervistati si è dichiarato abbastanza o molto soddisfatto dell’Informatore, mentre il 94% è abbastanza o molto contento di trovare notizie e approfondimenti sui temi ambientali.

Il 98% lo trova scritto con un linguaggio chiaro e comprensibile, mentre il 93% lo ritiene una rivista moderna e attuale. Suggerimenti? Il 26% vorrebbe più notizie che riguardano il territorio toscano, mentre il 22% più informazioni sulle offerte e le promozioni per i soci.

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