C’è voluto tempo – quattro anni -, ma ci siamo riusciti. A maggio è arrivata la notizia che attendevamo: è stata finalmente approvata in via definitiva al Senato la cosiddetta “Legge Salvamare”. D’ora in avanti i pescatori potranno riportare a terra i rifiuti plastici, e non solo, raccolti in mare, senza doverli trattare come “speciali”: è stato abolito infatti il vincolo che complicava l’operazione di smaltimento, caricandone i costi sui pescatori.
Fra le iniziative che hanno favorito l’idea di questa legge, quella più significativa è stata la sperimentazione di “Arcipelago Pulito, la Toscana per un mare senza rifiuti”, il progetto di Regione Toscana, Unicoop Firenze e Legambiente partito a metà aprile 2018. Come molti di voi ricorderanno, vista l’importante mobilitazione dei nostri soci, fu creata una rete temporanea fra i diversi attori della filiera del pesce toscano, dai pescatori alla rete di distribuzione, capaci di contribuire in maniera fattiva alla salvaguardia del mare, avviando a riciclo la plastica recuperata durante l’attività ittica. Persino l’Unione Europea, nella raccomandazione agli Stati membri di promuovere leggi nazionali ad hoc, citò come esempio proprio la sperimentazione di “Arcipelago Pulito”.
In questi due anni di pandemia, anche se l’attenzione dei media è stata catturata dagli altri eventi che hanno condizionato l’umanità su scala globale, l’inquinamento dei mari non è affatto migliorato. Semmai, lo smaltimento indiscriminato di milioni di mascherine per la protezione dal Covid lo ha addirittura peggiorato, come dimostra una ricerca internazionale cui ha partecipato anche l’Università di Firenze, che ha provato quanto la microplastica sia dannosa per tutta la fauna acquatica, di piccole o grandi dimensioni essa sia, non solo in Asia e in luoghi lontani da noi, ma anche sulle coste tirreniche.
La questione ci sta a cuore sia in chiave ambientale sia di sicurezza alimentare, visto che si tratta di elementi cardine della politica valoriale di Unicoop Firenze. Quello che siamo chiamati a fare è tenere alta la guardia e chiedere, come soggetti economici, ma anche come cittadini, che ognuno contribuisca a far diventare l’esperienza straordinaria di “Arcipelago Pulito” una prassi ordinaria. Da parte dei pescatori, che ora possono riportare a terra senza rischi tutto quel che rimane nelle loro reti. Da parte delle aziende di recupero e smaltimento rifiuti, perché facilitino le operazioni di conferimento e avviino quanto più possibile a riciclo. Da parte delle istituzioni, che vigilino su ogni passaggio e premino, perché no, i comportamenti virtuosi. Da parte di noi cittadini, perché rispettiamo ancora di più, con una corretta differenziazione degli scarti, il bellissimo territorio dove abitiamo.
Come cooperativa, promettiamo che continueremo a impegnarci per la tutela dell’ambiente con iniziative volte a garantire un futuro sostenibile per tutti.