Le tre C contro la paura
Un virus pandemico che ferma il tempo, la società, la vita. Uno stop improvviso che cancella lo scenario quotidiano di ognuno e chiude il sipario. Con la paura, certamente del virus ma anche della solitudine, degli imprevisti, del lavoro che si fa più precario:semplicemente, del domani che sembra più difficile da immaginare.
Fra le tante voci di riferimento, quella del fronte degli psicologi e di Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, che nell’intervista spiega il meccanismo della paura e suggerisce come mantenere il controllo in un momento così difficile.
Faccia a faccia con una grande paura: cosa sta succedendo?
L’emergenza che stiamo affrontando sta mettendo alla prova ognuno di noi e il sistema sociale nel suo complesso, perché ha completamente e improvvisamente alterato il ritmo abituale delle nostre vite. In realtà la paura è una reazione fisiologica sana che serve a difenderci dai pericoli. È una sorta di bussola che ci guida e ci preserva rispetto a situazioni che potrebbero danneggiarci. Quando la paura cresce e supera una certa soglia, può causare invece reazioni pericolose, per sé e per gli altri: lo abbiamo visto in questi giorni, con gli episodi di assalto ai supermercati o di fughe irresponsabili da zone rosse.
Come affrontare la paura e lo stress per la grande emergenza in corso?
Usando quella che noi psicologi chiamiamo regola delle 3 C: cautela, calma e controlli giusti. In questo momento abbiamo bisogno di fidarci di qualcuno: quel qualcuno ora, sono le fonti ufficiali che aiutano a fare chiarezza e a evitare uno stato di iper-allerta e caos informativo. Sul web, i riferimenti sono i siti ufficiali, come quello del Ministero della Salute o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indicano le azioni preventive e i comportamenti corretti da tenere. Da evitare, l’uso di fonti che diffondono fake news o ricette miracolose senza fondamento. Usare le fonti giuste permette di avere le indicazioni corrette che fanno da scudo alla paura: è proprio seguendo quel decalogo di regole di sicurezza che ci possiamo sentire più protetti dalla minaccia e possiamo controllare meglio la paura. Le 3 C evitano di cadere nella spirale dell’allarme costante, del crescendo di paura che poi si trasforma in fobia e reazione irrazionale e pericolosa. La buona informazione attiva comportamenti idonei; comportamenti idonei attivano giusti controlli anche personali che riducono le fonti di allerta; ridurre le fonti di allerta evita quel crescendo di ansia individuale e collettiva.
Cosa fare se la paura diventa ansia incontrollabile?
Usare meglio le energie che abbiamo. Quando l’ansia sale, stop: staccare il pensiero dal virus. Occorre distrarsi da ciò che procura ansia e dedicare il pensiero e il tempo ad altro. Dedicarsi a qualcosa che ci piace: musica, lettura, cucina, mettere in ordine un cassetto, sperimentare una ricetta nuova. Impegnare le mani in qualcosa di concreto che distoglie il pensiero dalla paura. Coltivare dei pensieri antagonisti, di salute che fanno da antidoto. Fare un piccolo programma della giornata, delle cose da fare ogni giorno, per sentirsi impegnati e non vivere questo tempo come una prigionia. E poi parlare con esperti, medici e persone di fiducia che possono aiutare a fare chiarezza. Ad esempio, in questo momento gli psicologi toscani si sono messi a disposizione del sistema sanitario per dare supporto ai cittadini e per evitare che scatti il corto circuito della paura.
Quale la parola d’ordine per uscire dall’emergenza?
Responsabilità. Non solo dei sanitari, che stanno facendo un grande lavoro, ma soprattutto della cittadinanza. Lo chiedono tutte le nostre istituzioni politiche, sanitarie e noi psicologi ci associamo facendo appello alla capacità di ognuno di capire che le nostre piccole azioni quotidiane in questo momento possono fare la differenza. Seguire le regole indicate è la scelta responsabile che dobbiamo fare per superare questo momento. Quello che può sembrare un sacrificio o una privazione di libertà, è l’unica cosa giusta per vincere questo nemico invisibile.
Insieme alla responsabilità, sono altre le parole, le informazioni e le indicazioni utili che troverete nei prossimi articoli dedicati al tema con i consigli dello psicologo.
Dal 16 marzo a fino al termine dell’emergenza, al numero 331 6826935 sarà possibile ricevere corrette indicazioni circa i comportamenti da tenere nei diversi ambiti: da quello professionale a quello lavorativo e sociale.
La linea telefonica dedicata sarà attiva tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19.