Si fa presto a dire allerta meteo, gialla o rossa che sia, ma siamo preparati ad affrontarle? I casi di vittime che si verificano per eventi climatici confermano spesso una carenza nelle pratiche di autoprotezione, quelle più importanti per evitare di mettere a rischio la propria vita. La Protezione civile, per quanto organizzata ed efficiente, arriva dopo che l’evento calamitoso si è verificato, mentre siamo noi che dobbiamo fare di tutto per prevenirlo.
La cultura della protezione da eventi meteorologici estremi si dovrebbe apprendere già a scuola, attraverso lo studio di casi reali e tramite esercitazioni, come fanno i giapponesi con i terremoti. In Italia non esiste invece questa cultura, se non in rari casi.
Istruzioni per l’uso
Vediamo qualche istruzione valida per tutti. L’allerta meteo non dice esattamente dove e quando colpirà un fenomeno, ma indica la necessità di uno stato di vigilanza e di attenzione che ciascuno di noi deve mettere in atto, cambiando anche i propri programmi di attività, evitando un viaggio o allontanandosi da un luogo a rischio.
Se si abita in una zona alluvionabile – che si può scoprire consultando il sito Ispra-IdroGeo sul dissesto idrogeologico – conviene spostare ai piani alti gli oggetti e gli arredi di valore e prepararsi anche a una rapida evacuazione ordinata dalle autorità: tenete pronti in luoghi accessibili uno zainetto con un minimo di cibo, vestiario, accessori per l’igiene personale e medicinali, a cui aggiungerete i documenti, le chiavi di casa e il telefonino con caricabatterie, oltre a scarpe da trekking o stivali adatti al fango.
Non avventuratevi mai (sia a piedi, sia in bici o auto) in zone sommerse da acque torbide: potreste cadere in invisibili voragini o tombini scoperchiati. Non entrate mai con l’auto in sottopassaggi allagati: in più di 30 centimetri d’acqua il veicolo galleggia, le ruote perdono aderenza e non riuscireste più a uscire, rimanendo intrappolati all’aumento di livello dell’acqua.
Lo stesso vale per parcheggi sotterranei, metropolitane, scantinati: moltissime vittime di alluvioni sono state sorprese in queste situazioni e avrebbero potuto salvarsi. Non cercate di trattenere un’auto spostata dalla corrente ma allontanatevene subito: pesa oltre una tonnellata e vi investirebbe senza possibilità di resisterle. Le macchine le paga l’assicurazione, la vita non ve la ridà indietro nessuno.
Pericolo fiumi
Durante le piene dei fiumi state lontani dagli alvei, dalle sponde e dai ponti: le onde di piena possono essere rapidissime e trasportano detriti, massi, alberi e rifiuti che possono travolgervi. Non dormite mai in campeggi vicino ai fiumi durante fasi di maltempo. Il vento forte può staccare materiali dai tetti e dalle infrastrutture, che ricadono come proiettili: se possibile rimanete al chiuso.
Una mossa sbagliata durante un evento estremo può costarvi la vita, ma una buona prevenzione la può salvare. Pazienza se sarete bagnati o infangati, se avrete dovuto abbandonare la vostra auto, e se quella sera salterete la cena: però avrete modo di raccontare la vostra esperienza di autoprotezione a tante cene future.