I dentini dei bambini hanno bisogno di attenzione e di buone abitudini che cominciano da piccoli: parola di dentista. Ecco i consigli per una corretta igiene orale di Pamela Armi, odontoiatra dell’Ospedale pediatrico Meyer.
Quando la prima visita?
Le raccomandazioni cliniche in odontostomatologia del Ministero della Salute (settembre 2017) consigliano che la prima visita odontoiatrica venga fatta verso i 18/24 mesi, indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche dentali. È importante anche per dare l’opportunità al bambino di prendere confidenza sia con l’ambiente operativo sia con il personale odontoiatrico.
Quali consigli per una corretta igiene orale?
L’igiene orale del bambino deve iniziare con una garza che non lasci residui nella cavità orale già nei primi mesi di vita, dopo l’allattamento, anche se non sono presenti elementi dentali. Dovrà poi essere effettuata in maniera scrupolosa, con lo spazzolino, dal momento in cui questi spuntano.
Gocce di fluoro ai bambini appena nati: è giusto?
Le linee guida nazionali del 2013 indicano che dai 6 mesi ai 6 anni la fluoroprofilassi può essere fatta con l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro, 2 volte al giorno, in dose “pea-size” (della dimensione di un pisello, ndr). Solo nei casi di oggettiva difficoltà nell’uso del dentifricio e nei soggetti ad alto rischio di carie, dopo valutazione dell’assunzione di fluoro da altre fonti, come metodica aggiuntiva si può somministrare 0,25 mg al giorno di fluoro in gocce, da 6 mesi a 3 anni, e 0,50 mg al giorno in gocce o pastiglie, da 3 a 6 anni. Dopo i 6 anni si consiglia l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro, 2 volte al giorno.
Cosa comporta un’assunzione eccessiva di fluoro?
L’uso del dentifricio fluorato prima dei 12 mesi di vita può essere associato a un maggior rischio di fluorosi; quindi consiglio di iniziare con il dentifricio alla comparsa della dentizione, che non è detto siano i sei mesi, e proseguire sino ai 3 anni nella quantità di uno “striscio” sullo spazzolino, con un’attenta supervisione da parte dei genitori. Un’assunzione eccessiva e protratta nel tempo di fluoro può provocare la fluorosi dentale, che provoca macchie di colore bianco-gessoso prima, che poi diventano gialle e in seguito marrone marezzato, e indebolisce irreparabilmente lo smalto.
Anche sui denti da latte ci possono essere carie? Come si interviene? È necessario curarle?
La carie è un processo degenerativo e distruttivo che porta alla perdita di tessuto dentale (smalto e dentina) che può insorgere a qualsiasi età, anche poco dopo la nascita dei primi denti decidui (cioè quelli cosiddetti “da latte”). È sempre bene curarle subito perché possono provocare dolore con un peggioramento della qualità di vita del bambino, ma possono causare anche processi infiammatori, infettivi e portare a complicanze a livello della salute generale del piccolo paziente. Tra le conseguenze possibili, per fortuna rare, la perdita prematura dei denti da latte può procurare problematiche anche sulla dentatura permanente, essere la causa di future malocclusioni e pregiudicare pure una corretta crescita cranio-facciale.