Vedere il proprio figlio che non riesce a smettere di grattarsi a causa del prurito è oggetto di preoccupazione per i genitori e può essere una sfida diagnostica e terapeutica anche per i dermatologi. Ne abbiamo parlato con Cesare Filippeschi, dermatologo dell’Ospedale Meyer Irccs di Firenze.
Quali sono le principali cause dermatologiche di prurito in età pediatrica?
L’elenco è molto lungo. Partiamo dalla dermatite atopica, una delle cause più comuni di prurito in età pediatrica: l’estrema secchezza cutanea provoca l’infiammazione della pelle, che si manifesta con arrossamento e intenso prurito. Per un po’ di sollievo sono utili creme emollienti, detergenti oleati, corticosteroidi topici e antistaminici (rigorosamente sotto consiglio medico). Ci sono poi la dermatite irritativa e allergica da contatto, legate appunto al contatto con una sostanza irritante o allergenica (ad esempio, prodotti chimici presenti in detergenti, lozioni, cosmetici o materiali come nichel o lattice). Il prurito associato a questo tipo di dermatite è solitamente localizzato nell’area di contatto, ma può essere anche diffuso.
Quali altre cause di prurito?
Le infezioni cutanee come la scabbia, la tinea e l’herpes, capaci di causare prurito intenso nei bambini. La scabbia è causata da acari che scavano “gallerie” nella pelle, causando eruzioni cutanee e prurito intenso, prevalentemente notturno. La tinea è un’infezione fungina che causa chiazze rotonde e pruriginose sul cuoio capelluto, sul corpo o sul viso e si trasmette da animali infetti. L’herpes può causare lesioni dolorose e pruriginose sulle labbra o in altre parti del corpo. Infine c’è l’orticaria, che si caratterizza per eruzioni cutanee pruriginose e sollevate, chiamate pomfi. Questa condizione è solitamente scatenata da infezioni virali o più raramente da allergeni alimentari, punture di insetti e farmaci. Può scomparire rapidamente, ma il prurito talvolta è molto intenso.
Ci sono alcuni consigli per alleviare il prurito?
Innanzitutto occorre ricordarsi che è purtroppo un circolo vizioso: grattarsi genera ulteriore prurito per il rilascio di una sostanza che si chiama istamina. Per questo è importante distrarre il bambino, distogliendo l’attenzione con tecniche anti grattamento. Si possono, inoltre, fare massaggi delicati con crema emolliente oppure raffreddare la parte interessata con acqua fresca.
In caso di prurito persistente cosa fare?
È essenziale rivolgersi a un dermatologo, o al pediatra, per una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato. Identificare la causa è importante per trovare il giusto trattamento, anche perché in alcuni casi può compromettere la qualità di vita, il riposo e l’attenzione scolastica del bambino.
In pillole
- Se il bambino si gratta, il prurito aumenta.
- Massaggiare la cute con una crema emolliente o passarla sotto l’acqua fresca, aiuta.
- Ogni causa ha un suo diverso rimedio.