Consigli di primo soccorso per punture

Api, calabroni e vipere: i consigli di primo soccorso in collaborazione con l’Ospedale pediatrico Meyer

Bellissima l’estate ma… porta con sé qualche insidia di stagione, come le fastidiose (e in alcuni casi pericolose) punture di insetti o morsi di serpenti. Abbiamo chiesto qualche consiglio di primo soccorso al dottor Francesco Silenzi, pediatra dell’Ospedale Meyer di Firenze.

Cosa fare in caso di puntura di api o calabroni?

Rimuovere immediatamente (entro 20 secondi) il pungiglione con un movimento secco e rapido, usando le unghie o le pinzette, e non strofinare con le dita per evitare di spremere il sacco velenifero, poi lavare con acqua fredda e applicare del ghiaccio. È utile anche identificare, se possibile, l’insetto responsabile. Per ridurre il gonfiore si può applicare una crema cortisonica e somministrare un antistaminico, se ci fossero punture multiple e forte prurito.

Quando è opportuno un rapido consulto medico?

In assenza di una sintomatologia sistemica, che cioè interessa altre funzioni del corpo come quella respiratoria, il medico deve essere consultato se l’arrossamento, l’edema e il dolore nella sede della puntura non migliorano entro pochi giorni o, al contrario, peggiorano. Ma anche se il bambino è stato punto in zone particolari del corpo come faccia, palpebre, bocca, collo; o se la zona circostante alla puntura o al morso diventa rossa e gonfia; o ancora in caso di segnali di infezione della ferita, come presenza di pus o aumento del dolore, gonfiore o arrossamento, o se compaiono sintomi di un’infezione più ampia, come la febbre e l’ingrossamento delle ghiandole.

Quando invece è importante rivolgersi al pronto soccorso?

In caso di sintomi a carico dell’apparato respiratorio (difficoltà a respirare) o circolatorio (calo della pressione) è fondamentale rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso più vicino o chiamare il 112, perché può trattarsi di reazione anafilattica. Ricordiamo anche che, in caso di documentata allergia alle punture degli imenotteri o precedente reazione anafilattica, è essenziale somministrare, prima possibile e in maniera corretta, una dose di adrenalina per via intramuscolare nella coscia, di pronto impiego, che sarà stata prescritta dall’allergologo.

E se il bambino viene morso da una vipera?

Per prima cosa, anche se può sembrare difficile, è fondamentale mantenere la calma in modo che anche il piccolo non si spaventi: la preoccupazione fa accelerare il battito cardiaco con conseguente maggiore diffusione del veleno nel corpo. Fate sdraiare il bambino, chiamate subito i soccorsi, lavate la ferita, fasciate la parte con una garza sterile, applicate del ghiaccio, sfilate subito eventuali braccialetti, orologi e altri accessori, prima che la zona colpita si gonfi. Assolutamente non usate alcol o prodotti che contengono questa sostanza perché fa aumentare la tossicità del veleno, non incidete la pelle, non usate un laccio emostatico e nemmeno antidolorifici, perché hanno un effetto vasodilatatore. Prima che il veleno faccia effetto passano 4-6 ore: fondamentale quindi portare il bambino il prima possibile in ospedale, in un centro antiveleni o al pronto soccorso, e lasciare che gli specialisti risolvano la situazione.

IN PILLOLE

– In caso di puntura di vespa o calabrone, subito acqua fredda e ghiaccio. Non strofinare.

– In caso di morso di vipera, non usare alcool o soluzioni alcoliche.

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