Oliva Denaro

Oliva Denaro

Autore Viola Ardone

Casa editrice Einaudi, Stile LIbero Big, 2021

Pagine 298

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Arezzo

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La storia si sviluppa lungo gli anni ’60 a Martorana, un paesino della Sicilia famoso per il tipico dolce simile al marzapane a imitazione della frutta. Oliva Denaro, guarda caso anagramma del nome della scrittrice, ha quindici anni e fin da piccola sa, come le ripete ossessivamente la madre, che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia“. Le piace studiare e imparare, ma anche essere bambina, come i suoi 15 anni imporrebbero, e quindi giocare, correre “a scattafiato”, copiare di nascosto su un quaderno i volti degli attori cinematografici, cercare le lumache con il padre, tirare con la fionda. Non le piace invece l’idea di avere “il marchese”, perché da quel momento in poi tutto questo finirà e, come è usanza – imposta e per lo più condivisa nel suo mondo – passerà la vita a difendersi dai maschi per arrivare intatta a quello che viene considerato come la sola realizzazione possibile della donna, il matrimonio. Quando Oliva, a soli 16 anni, subirà un abuso, troverà dentro di sé – e con l’aiuto silenzioso di un padre dolorosamente consapevole – il coraggio di ribellarsi e di opporre alla tradizione il proprio diritto di scelta, pagandone un alto prezzo sotto forma di condanna e isolamento sociale.

 

La citazione degna di nota

La donna singolare non esiste. Se è in casa, sta con i figli, se esce va in Chiesa o al mercato o ai funerali, e anche lì si ritrova assieme alle altre. E se non ci sono femmine che la guardano, ci deve stare un maschio che la accompagna…  Io una donna femminile singolare non l’ho vista mai (pag. 34)

Le nostre riflessioni

Il gruppo di lettura è stato compatto nel ritenere avvincente il libro della Ardone, sia per lo stile adoperato, fluido, fresco e scorrevole, che per l’argomento affrontato – l’autodeterminazione della donna – attraverso il racconto di una delle sue tappe storiche fondamentali, quella riguardante l’abolizione dell’incivile delitto d’onore.

Il famigerato art. 587 del Codice penale del 1931, “Omicidio e lesione personale a causa di onore“, venne abolito nel 1981, mentre bisognerà aspettare il 1996 per veder abrogato l’art. 544 sul “Matrimonio riparatore” (legge 15 febbraio 1996, n. 66)

Viola Ardone ce ne fa ripercorre le fasi salienti attraverso la storia di Oliva, che riecheggia quella di Franca Viola del 1965. La vicenda narrata è corale. Il punto di vista di Oliva abbraccia le vicissitudini nazionali (attraverso i personaggi chiave di Liliana, Antonino Calò e Maddalena Criscuolo, la stessa de “Il treno dei bambini” ), il paese di Martorana con le sue figure emblematiche, nel bene e nel male, ma soprattutto la sua famiglia, con i personaggi cardine della madre – artefice inconsapevole delle proprie sconfitte, ma poi finalmente solidale – e del padre, figura silenziosa ed empatica, eroico suo malgrado.

Nel gruppo ci siamo soffermati a riflettere sullo stato dell’arte dell’autodeterminazione femminile e di come attualmente si assista ad una recrudescenza della violenza di genere, che dimostra come ci siano si le leggi, ma non ancora la dovuta maturazione sociale.

Una considerazione è stata rivolta anche al cambiamento sociale che contraddistingue le fasi evolutive di una persona, una volta marcate da elementi fisici ben precisi (pantaloni lunghi, calze fine…). La loro completa cancellazione è stata sicuramente accompagnata da una presa di coscienza dei diritti dell’infanzia, ma ha rappresentato anche in un certo qual modo una perdita di punti di riferimento, su cui bisognerebbe riflettere.

Nel libro sono ben delineati i rapporti sociali e familiari che negli anni 60 incarceravano l’essere donna, incredibilmente e dolorosamente  interiorizzati e consolidati dalle donne stesse.

Anche se da qualcuno è stato fatto notare che lo sguardo di Oliva adolescente sembra più avanti rispetto alla effettiva realtà, la sua figura viene tratteggiata non come ribelle, ma bensì obbediente agli ordini e alle consuetudini…e nondimeno trova il coraggio, senz’altro aiutata da una splendida figura di padre che la lascia decidere, con tutto lo smarrimento che il dover decidere implica per lei.

Lo consigliamo a...

A tutti, in particolar modo agli studenti. Adatto per le letture in classe, a partire dalla classe terza della scuola secondaria di I grado.

Le parole chiave del libro

Indipendenza

tradizione

corpo

coscienza

potere