Resto qui

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Autore Marco Balzano

Casa editrice Einaudi, 2020

Pagine 192

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Certaldo

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Quando arriva la guerra o l’inondazione, la gente scappa. Tutti tranne la protagonista Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole.

L’acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale giace il mistero di Curon. Siamo in Südtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua che hai imparato da bambino è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora non resta che scegliere le parole una a una per provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia durante gli anni del fascismo. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte.

Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all’improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l’altro, la costruzione della diga che sommergerà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.

La citazione degna di nota

“Non c’è tempo per fermarsi a dolersi di quello che é stato quando non c’eravamo. Andare avanti é l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.”

Le nostre riflessioni

Il libro è estremamente significativo, pieno di storia, di parti romanzate di inventiva dell’autore ma che arricchiscono il romanzo in sé e lo rendono piacevole nella sua lettura, ed anzi non fanno staccare mai il lettore dalle proprie pagine.

L’autore incentra il suo romanzo su un mondo poco raccontato e schiacciato tra Fascismo e Nazismo. È una storia di resistenza contro il Fascismo e contro la devastazione ambientale e culturale.

Già dalle prime righe si è a dir poco travolti dalla spettacolare bravura di come Balzano ha saputo descrivere la storia, gli episodi e i sentimenti di tutta la vicenda in sole 170 pagine.

Inoltre, Balzano ha un dono per la caratterizzazione dei personaggi femminili; infatti sembra che il libro sia stato scritto da una donna in quanto la voce della protagonista Trina è sincera e allo stesso tempo poetica.

Un libro che sfiora problemi ecologici, burocratici, etnici, umani inquadrati dall’inizio del progetto urbanistico sino alle vicende dell’ ultimo conflitto rimanendo sempre nei limiti del romanzo senza pretese saggistiche. Assolutamente piacevole e interessante per le tematiche delicate che vengono affrontate.

Lo consigliamo a...

A chi vuole approfondire la storia.

A chi cerca una testimonianza forte.

A chi è innamorato del Trentino Alto Adige e del Südtirolo.