Home Blog Letture in Circolo Più buio della notte. Romanzo di una strage. Via dei Georgofili, 27 maggio 1993
Più buio della notte

Più buio della notte. Romanzo di una strage. Via dei Georgofili, 27 maggio 1993

Autore Gianluca Monastra

Casa editrice Edizioni Clichy, 2023

Pagine 283

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Colle di Val d'Elsa

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Sullo sfondo dell’attentato in via dei Georgofili a Firenze, la notte del 27 maggio 1993, il giornalista di “nera” Tommaso Gioia indaga su un altro caso: sulle colline di Firenze una donna viene ritrovata morta insieme alla figlia nella sua auto. Il cronista, personaggio in caduta libera che si lascia andare ad una vita randagia e dedita esclusivamente al lavoro, ritroverà il coraggio di vivere grazie a questi due eventi che lo riguardano da vicino.

La citazione degna di nota

Il tempo non ha cambiato le cose, le ha rese meno recuperabili.

Le nostre riflessioni

Lo scrittore è stato molto bravo ad intrecciare due eventi molto distanti tra loro, la storia e il giallo e ci ha fatto ricordare con delle descrizioni molto potenti cosa ha rappresentato l’attentato in via dei Georgofili per Firenze e per tutta l’Italia, in un periodo molto cupo per la nostra Nazione. Il romanzo riesce a raccontare la strage, che rimane sempre sullo sfondo, riportandoci a quella notte, al dolore, alle macerie, alle opere d’arte distrutte, riuscendo poi a costruire un’altra storia che è quella principale del romanzo.

Il protagonista riesce anche a farci entrare nel mondo delle redazioni giornalistiche degli anni novanta, ci fa’ respirare l’atmosfera, la frenesia, le difficoltà, le invidie di un mondo ormai molto distante da quello attuale.

E poi Firenze, raccontata con delle bellissime immagini, tra dolore, arte e impegno dei cittadini che “ se ci sono macerie impugnano la vanga”.

Le uniche critiche sono state per alcune esagerazioni legate soprattutto alla figura del giornalista (Tommaso spesso non mangia o recupera buste scadute di insalata quasi andata a male!) e al fatto che dopo metà del racconto lo scrittore si sofferma troppo sulle disgrazie del protagonista.

Le parole chiave del libro

Giornalismo

giallo

strage

mafia

Firenze

arte

dolore