Oscura e Celeste

Nel convento di San Matteo in Arcetri viene ritrovato il cadavere di Agnese, una giovane clarissa legata a Suor Maria Celeste. Siamo nel 1631, Firenze è invasa dalla peste e Galileo Galilei si appresta a pubblicare il suo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Per farlo, ha bisogno dell’aiuto di una delle figlie, Virginia, anche lei suora. Ma l’omicidio scuote le fondamenta del convento e Galileo, assieme al canonico della Chiesa metropolitana Nicolò Cini, si trova a dipanare il giallo intorno alla morte della giovane monaca. Un quadro vivido della Toscana, celebrato dalla figura del famoso scienziato all’interno delle complessità storiche e sociali del tempo.

La citazione degna di nota:

Le nostre riflessioni:

Il romanzo affascina e incuriosisce sin dal titolo, evocativo e simbolico. La luna, con la sua faccia nascosta, rappresenta perfettamente il percorso della scienza, ancora pieno di misteri e zone d’ombra nel XVII secolo. Questo tema si riflette nella trama, che intreccia l’omicidio nel convento con la figura di Galileo, impegnato nelle sue scoperte scientifiche.

Malvaldi, noto per il suo stile vivace e spesso ironico, riesce a colorare il romanzo con dialoghi accattivanti e battute in fiorentino che aggiungono un tocco di leggerezza e autenticità. Nonostante l’inizio un po’ lento, che potrebbe richiedere qualche sforzo per orientarsi nella storia, il romanzo prende rapidamente ritmo, anche se alcuni cambi di argomento repentini spezzano la fluidità della narrazione.

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la minuziosa attenzione ai dettagli storici e scientifici, un tratto distintivo di Malvaldi studioso di fisica. Questo emerge chiaramente nelle descrizioni precise degli strumenti dell’epoca, come ad esempio il pendolo non sempre preciso utilizzato per scandire i tempi delle preghiere nel convento.

Le lettere di Galileo riportate nel romanzo sono tra le parti più coinvolgenti, rivelano un uomo del Seicento che, pur ricercando risposte scientifiche, rimane profondamente legato alla fede. Galileo guarda il cielo in cerca di risposte alle domande fondamentali dell’uomo, mostrando la sua consapevolezza dell’immensità del creato rispetto alla piccolezza umana.

Sebbene il romanzo possa non mantenere la tensione tipica dei gialli classici, la ricostruzione storica dettagliata e l’ambientazione nell’epoca di Galileo offrono un’esperienza di lettura ricca e affascinante. Definire “Oscura e Celeste” semplicemente come un giallo sarebbe riduttivo: è un’opera che celebra la storia, la scienza e la complessità umana, incastonata in un’epoca di straordinaria trasformazione.

A tutti.