Oro puro

La storia è quella di Cristoforo Colombo raccontata da un punto di vista particolare. La figura di rilievo è il giovane Nuno, imbarcato per caso nella Santa Maria e, sapendo scrivere, diventa lo scrivano di Colombo che gli detta il diario dell’impresa. Per lui Nuno avrà la massima venerazione. Con la sua spontaneità ed entusiasmo si pone con curiosità di fronte al mondo e sono di rilievo alcuni suoi pensieri sulla vita.

-pag.106 “Quanto è bello non sapere qualcosa, …Per tanta gente è un dramma, a me invece piace assai..perchè vuol dire che ogni attimo e ogni angolo della vita possono sorprenderci, travolgerci e portarci là dove succede qualsiasi cosa, tranne la noia.”

-pag 142 ” Allora in qualche modo li Capitano aveva ragione: aver paura non serve a nulla nella vita, perchè non sappiamo nemmeno di che cosa dovremmo aver paura veramente…..Non sappiamo da cosa fuggire nè dove correre ma sempre e per sempre fuggiamo e corriamo, a testa bassa e senza capire nulla”

Sempre Nuno: ” Ho capito che la vita è questa cosa, è barche che vengono e vanno; è salti che fai per salire senza sapere dove vai nè se arriverai, solo continui a saltare”.

Altra considerazione sulla vita, il pensiero di Mastro Jouan: ” Si sceglie mai qualcosa nella vita? Non scegliamo di nascere nè di morire. E in mezzo la musica non cambia. E’ una canzone la vita e noi possiamo solo danzare alla sua musica e meglio la segui, meglio vivi”.

Altri personaggi di minor rilievo Alonso il vecchio mozzo con una voce da incanto e Domingo, il nostromo in seconda, balbuziente che alla fine restano a vivere al Forte Navidad nell’isola Ispaniola, scoperta per caso dopo il naufragio della Santa Maria, con altri marinai.

Attraverso la metafora del viaggio, del mare e dell’ignoto ci parla della vita e di come spesso le nostre paure infondate ci portino a comportamenti sconsiderati e causino proprio quegli accadimenti che con il nostro agire volevamo evitare. Perchè sempre temiamo quello che non si conosce, rifugiandoci nella semplificazione di ciò che consideriamo più simile al nostro modo e solo per questo motivo, più rassicurante.

Piace perchè: lettura estiva che propone spunti di riflessione: colonizzazione, violenza, imposizione cattolica, sottomissione popoli indigeni.
Il libro può essere letto come romanzo d’avventura, come libera rielaborazione storica, come denuncia di sopraffazione di popoli più potenti su civiltà libere e vergini, come l’azione del comandante-generale Colombo che avvalendosi dall’autorità dei reali di Spagna, sente il diritto di soggiogare, con il simbolo della croce, i popolo dei territori incontrati.