Trama
1992, Sarajevo. Nada e Omar sono due bambini di 11 e 10 anni che si trovano in un orfanotrofio con i rispettivi fratelli maggiori a cui sono fortemente legati, mentre la guerra imperversa. Trascorrono le loro giornate sotto le bombe, in compagnia di cani randagi e della fame.
Un giorno d’estate, insieme agli altri bambini dell’orfanotrofio, vengono messi su un pullman per essere portati in salvo in Italia. Viaggia con loro anche Danilo, un ragazzino di 13 anni la cui famiglia è riuscita a farlo salire su quel mezzo per allontanarlo dalla guerra. In Italia crescono e diventano adulti, ognuno dei tre reagendo alla vita lontano dal loro Paese in maniera totalmente diversa.
I personaggi
Chi ci colpisce sono i tre protagonisti e le figure materne.
La citazione degna di nota
… e seduti sull’erba di un’aiuola che nessuno ha rasato loro sanno di non essere ragazzi qualunque, e non sono fantasmi, neppure eroi, solo, canta Ivo, solo comparse di guerra (pag. 23)
Io sono cresciuto in una casa in cui si tenevano da parte pentole che non avevano mai cotto il maiale, per invitare a cena amici musulmani o ebrei, e questa logica non potrò mai accettarla, anzi penso che non farà bene alla Bosnia. Uno Stato che si fonda sull’identità etnica non è democratico. (pag.136)
Le nostre riflessioni
La scrittura di Rosella Postorino ci è piaciuta tantissimo anche se la lettura del libro è stata lenta e in più riprese, per qualcuna intervallata da altre letture “più leggere”, poiché Mi limitavo ad amare te è crudo, triste, intenso. Agghiaccianti e angoscianti sono le parti scritte in corsivo, dove si raccontano situazioni di guerra indicibili.
Il libro emoziona e raccoglie in sé tante tematiche che hanno acceso una lunga discussione nel gruppo. È un romanzo che tratta della guerra, dei profughi, di etnie, di crescita e di formazione, di amicizia ma, soprattutto, della maternità, affrontandola in modo nuovo, a cui non si è abituati. Ci racconta di madri che sbagliano, che falliscono, di verità mai edulcorate.
Ci strazia e fa riflettere sul nostro presente, sulle situazioni di guerra attuali, su come purtroppo la Storia si ripeta e sull’importanza di dare salvezza e accoglienza a chi ha bisogno rispettandone gli affetti e la cultura di provenienza.
Lo consigliamo a...
A Tutte/i.
Le parole chiave del libro
Maternità
guerra
bambini
amicizia
amore
dolore
religione
etnie