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Trama
Argomenti contenuti: *L’Accademia platonica di Marsilio Ficino. *Corpus Hermeticua di Ermete Trimegisto *Magia, Astrologia, Alchimia “la magia è nella natura e della natura, il mago è colui che la conosce e che sa produrne i segreti”.
Riferimento ermetico: “La Primavera di Botticelli”, interpretazione dell’opera che esprime il concetto dell’armonia universale. Eros, principio dell’ispirazione artistica e personificazione del desiderio sensibile; Mercurio, con la bacchetta magica rimuove i veli donando agli uomini la sapienza iniziatica in maniera criptica ed ermetica; Venere incarna il principio di riconciliazione tra l’anima e l’universo e la sintesi tra il desiderio sensibile e l’estasi contemplativa e i boschi sono il suo regno; Zefiro che soffia una brezza e fa sbocciare la Primavera.
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I personaggi
Bianca Riorio, figlia di Caterina Sforza, sorella di Giovanni dalle Bande Nere, protagonista del romanzo, madre di Pier Maria che fa sposare a Camilla Gonzaga del Ducato di Mantova. Luce che alla morte della madre, viene chiamata a San Secondo da Bianca e insieme raccolgono erbe curative dal libro Experimenta di Caterina Sforza. Pietro Bernardelli alchimista, che aveva partecipato all’Accademia di Firenze e ha trovato rifugio da Bianca quando l’Inquisizione mise al rogo alcuni di loro. Federico Gonzaga marchese di Mantova nominato da papa Leone X capitano generale della Chiesa, Aloisio Gonzaga marchese di Castel Goffredo, Alfonso d’Este duca di Ferrara,Pietro Aretino amico intimo di Giovanni.
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Le nostre riflessioni
Nel quadro Botticelli aveva voluto presentare una futura riunificazione degli stati italiani. Borea (Zeffiro) il vento del nord, indica Bolzano e le armate tedesche sul “giardino dell’impero” , Flora è Firenze, Venere è Venezia e Amor, letto al contrario è Roma. le tre figure danzanti sono i piccoli stati dell’Italia Centrale, mentre Mercurio evoca Milano.
Botticelli rappresentò ciò che Lorenzo de’ Medici aveva capito bene: solo con la concordia fra gli stati si sarebbero potuti sconfiggere i nemici stranieri: all’epoca Carlo VIII e Luigi XII, ora Carlo V e Francesco I.
Un libro piacevole e scorrevole anche se a tratti melenso, fantasioso e poco coerente. Non è uno di quei libri che ti porterai dentro a lungo.