Trama
L’incontro di una madre e di una figlia nel 1998, cinquant’anni dopo la loro separazione:
Helga Schneider ricorda la sua storia di bambina, abbandonata nel bel mezzo della seconda guerra mondiale. Sua madre fu guardiana nei campi di sterminio, sostenitrice dell’ ideologia nazionalista e razzista del Führer. Dopo tutto questo tempo e questa indifferenza esiste la speranza che si sia pentita? Oppure è stata davvero un’irreducibile nazista? Odio, amore e famiglia: niente di più complicato.
La citazione degna di nota
È come se si lacerasse un velo. Ora la nostra storia è tutta qui. La storia mancata di una madre e di una figlia. Una non storia. Lasciami andare, madre.
Le nostre riflessioni
Siamo veramente liberi nelle decisioni che prendiamo o le nostre scelte sono dettate da quello che viene chiamato “condizionamento”? Questo dubbio ci attanaglia. Non si dimenticano facilmente i pianti dei più piccoli, soprattutto quando le loro labbra sussurrano la parola “Mutti”.
Il tema dell’Olocausto e della deportazione viene affrontato ampiamente nella letteratura anche attraverso le testimonianze dei sopravvissuti. Raramente però, troviamo un racconto così sincero e diretto di un’eredità davvero difficile da portare sulle proprie spalle. Una lotta incessante tra l’istinto di una figlia e le ragioni della morale, della storia, della giustizia e dell’umanità.
L’ex SS oscilla tra la fiera figura che era e quella che è adesso, un’anziana signora desiderosa di carezze e regali: il paradosso ci fa male. Vergogna, orrore, sofferenza e assenza. Mentre le pagine si susseguono attraverso esperienze aberranti, seppur reali, ciò che c’interessa è la mente di Helga.
Come elabora le informazioni ma soprattutto riuscirà a lasciarla andare? Sono 130 pagine dense che possono spaventare ma è soprattutto il racconto di chi prova un rancore tenace ma non vuole rinunciare a perdonare. Il dubbio di Schneider alla fine, è anche il nostro.
Lo consigliamo a...
A chi desideri osservare la nostra storia mediata da relazioni e sentimenti.
Le parole chiave del libro
Figlia
speranza
casa
radici
maternità
orrore
crudeltà
libero arbitrio