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I giorni di vetro

I giorni di vetro

Autore Nicoletta Verna

Casa editrice Einaudi, 2024

Pagine 451

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze nord ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Il romanzo restituisce uno spaccato complesso dell’Italia durante il ventennio fascista, dal 1924 al 1945. L’ambientazione è la Romagna, terra di Mussolini, tra Tavolicci e Castrocaro, dove, all’hotel Terme, il 25 settembre 1943 nasce la Repubblica di Salò. Il racconto si snoda attraverso le voci di due donne le cui vite, per quanto diverse, finiranno per intrecciarsi.

Redenta nasce il giorno dell’omicidio di Matteotti, dopo tre fratelli nati morti. È una creatura buona, pura, dal carattere docile. Poi c’è Iris, diversa in tutto e per tutto: se Redenta è umile, lei è sfrontata; se una è mite e ignorante, l’altra è spavalda e colta, cresciuta da una madre maestra. Trasferitasi a Forlì da Tavolicci per lavorare presso una coppia di marchesi antifascisti, Iris si innamora di Diaz, comandante partigiano, e ne condivide la lotta, entrando in clandestinità.

La citazione degna di nota

Perché la gente, nelle sventure, è di due razze: quella che gli si smuove la pietà, e quella che tira fuori la carogna. Nessuno resta com’era.
– È per questo che il Signore manda le disgrazie: per mostrare il cuore degli uomini.

Le nostre riflessioni

Abbiamo apprezzato come l’intreccio tra le storie dei due personaggi femminili sia realizzato alla perfezione. Lo stile dell’autrice è fluente e ricco, impreziosito dalle espressioni dialettali. Qualcuno di noi ha trovato la violenza descritta talvolta difficile da sostenere, ma è inevitabilmente contestuale alle vicende che la storia ci ha tramandato.

La violenza del fascismo si somma a quella dell’ambiente contadino dell’epoca caratterizzato da miseria e durezza nei rapporti tra le persone. Nonostante il sadismo, la violenza, Redenta ha una forza interiore che le permette di essere la vera protagonista e di illuminare di umanità le oscure vicende che la vedono coinvolta.

Un libro che esalta la forza trascinatrice delle donne e le loro tristi sorti: Redenta silenziosa menomata, considerata stupida, ma capace di un coraggio sovrumano, Iris, mossa dall’amore e dal dovere La nonna Fafina, infermiera, che con il lavoro e la scuola era una donna libera, Adalgisa, invece vittima di un marito donnaiolo e fascista. Gli uomini educati alla violenza, governano la storia con piglio brutale.

Il personaggio di Vetro è male allo stato puro, un sadico incapace di frenare la propria sete di violenza. Questo romanzo ci ha fatto tornare in mente “Una giornata particolare” di Ettore Scola e “Novecento” di Bertolucci.