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I giorni di vetro

I giorni di vetro

Autore Nicoletta Verna

Casa editrice Einaudi, 2024

Pagine 448

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci San Giovanni Valdarno

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Breve Trama

Il romanzo è cronologicamente costruito negli anni che corrono dall’omicidio Matteotti, nel 1925, fino  alla fine della seconda guerra mondiale. Protagoniste due donne, Redenta e Iris, le cui vite si intrecceranno,  due figure femminili molto diverse ma entrambe capaci di resistere al Male con la “M”maiuscola.

La citazione degna di nota

Perché la gente, nelle sventure, è di due razze: quella che gli si smuove la pietà, e quella che tira fuori la carogna…

Le nostre riflessioni

Siamo molto contenti di aver avuto l’opportunità di leggere questo libro: un intreccio verosimile, con personaggi creati dalla fantasia ma altrettanto realistici.  Un libro che arricchisce su più livelli, una testimonianza storica , raccontata senza retorica, che ampia le conoscenze che abbiamo sul periodo più buio della nostra Storia.

È un romanzo intenso e coinvolgente che esplora le fragilità e le sfide della vita umana. La scrittura della Verna è delicata ma incisiva, capace di trasmettere le emozioni più profonde dei protagonisti, mettendo in luce il contrasto tra la bellezza e la precarietà dell’esistenza.Il titolo stesso, “I giorni di vetro“, evoca una sensazione di fragilità, come se ogni momento potesse spezzarsi, ma anche di trasparenza, suggerendo un’introspezione profonda e una ricerca di senso. Uno stile molto vicino al nostro sentire e, specialmente nella prima parte, quando parla Redenta, in grado di restituire al lettore i pensieri della donna e il suo parlare ingenuo e ignorante, ma mai volgare.

È davvero una lettura che stimola alla riflessione sulla condizione umana, sull’importanza dei legami e sulla capacità di superare le difficoltà. Un libro che rimane nel cuore, capace di toccare le corde più profonde di chi lo legge. È un vero “pageturner”, come si direbbe in inglese e in un modo molto eloquente. Nonostante la lunghezza, giustificata dal fatto che la storia copre un arco di tempo molto ampio, questo romanzo si legge tutto d’un fiato poiché è estremamente avvincente.

Colpisce l’espressività,  l’incisività delle parole e, non di rado, ci si senti immersi in quella realtà, nella barbarie del fascismo, condividendo i sentimenti dei protagonisti e perfino il loro dolore fisico e psicologico. Tuttavia, le emozioni sono sempre, anche nella sofferenza  “positive”, perché la scrittrice riesce a far trasparire l’intima forza delle due donne e la loro resilienza.