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Guareschi e il Natale nei lager

Guareschi e il Natale nei lager

Autore Silvia Pascale

Casa editrice Ciesse Edizioni

Pagine 228

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Valdisieve

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Partendo dalle vicende dei militari italiani internati nel lager tedeschi dopo l’Armistizio del 1943 questo libro, attraverso saggi e testimonianze, ricostruisce un pezzo di Storia poco conosciuto e che, a distanza di molti anni, merita più visibilità.

Giovanni Guareschi, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per Don Camillo e Peppone fu internato a sua volta e scrisse La favola di Natale. Da qui l’idea della curatrice e insegnante di trasporre questo testo in forma teatrale e di farne un progetto didattico a cento mani.

Le nostre riflessioni

Questo libro, partendo dalla questione generale degli Internati Militari Italiani, scende sempre più nei particolari di una Storia che è poco conosciuta e che invece meriterebbe un serio approfondimento. Il cuore del volume sta nel progetto didattico che la curatrice, e insegnante, Silvia Pascale ha ideato insieme ad altri collaboratori: la trasposizione teatrale de La favola di Natale di Giovanni Guareschi.

Durante la lettura si intersecano molteplici aspetti, che non possono prescindere gli uni dagli altri: 1) quello storico, spunto di riflessione sulla banalità del male; 2) quello didattico, occasione da cogliere per educare i giovani a non dare per scontata la libertà e insegnare loro la cultura della democrazia; 3) quello letterario che, attraverso il linguaggio poetico di Guareschi, mette in luce una realtà terribile.

Lo stile geniale di Guareschi racchiude in sé l’umorismo, segno dello spirito indomito dell’autore, e la potenza emotiva degli affetti familiari, decisiva per la sopravvivenza spirituale e fisica all’interno del lager. Nel corso della lettura emerge la dimensione onirica come luogo d’incontro con le persone amate e la forza della poesia come strumento salvifico e umanizzante in contesto che trascinava le anime nella direzione contraria.

Le testimonianze dei sopravvissuti hanno un’importanza storica di grande portata perché per la maggior parte sono di tradizione orale e una volta trascritte vanno a comporre delle vere e proprie saghe familiari dentro un pezzo di Storia che non è ancora approfondito e riconosciuto.

Lo consigliamo a...

A tutti i giovani per imparare a non dare la libertà per scontata e coltivare la cultura della democrazia. A tutti per conoscere una parte di Storia italiana ancora poco nota, ma di importanza fondamentale.

Le parole chiave del libro

memoria

poesia

sogno

didattica

riflessione

favola

storia

banalità del male