Un’opportunità da non perdere dedicata ai giovani Under 30 (dai 18 ai 29 anni). Martedì 21 maggio, alle 15.30, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, piazza Vittorio Gui 1, Firenze, in occasione dell’86° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, prova generale gratuita della “Tosca” di Giacomo Puccini, dedicata agli Under 30.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria su: coopfi.info/under30
Con Daniele Gatti, maestro concertatore e direttore.
Massimo Popolizio, regia
Scene di Margherita Palli, costumi Silvia Aymonino, luci Pasquale Mari
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del coro Lorenzo Fratini
La Tosca
Il 14 gennaio del 1900 al Teatro Costanzi di Roma debutta Tosca, opera in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. La fonte è il dramma storico La Tosca di Victorien Sardou, scritto nel 1887 appositamente per l’attrice Sarah Bernhardt. Puccini si era infiammato per quel soggetto dopo aver assistito a una recita teatrale e fece di tutto per trasformarlo in opera.
Tuttavia, l’editore Ricordi affidò inizialmente il progetto a un altro compositore, Alberto Franchetti, salvo poi rimetterlo nelle mani di Puccini nel 1895. Per realizzare il libretto di Tosca viene riconfermato il tandem Illica-Giacosa, già collaudato con successo ne La bohème. Ma i lavori procedono a rilento e con numerose lagnanze da parte dei librettisti. Entrambi ritengono il dramma di Sardou inadatto alla trasposizione operistica per i troppi avvenimenti che prendono il sopravvento sulla poesia.
Puccini, invece, dal canto suo non se ne preoccupa e seguendo solo il suo intuito musicale nel 1899 firma quello che di lì a breve diventerà un altro suo grande capolavoro. Tosca è dunque un’opera d’azione dove la tensione non si allenta mai e in cui il discorso musicale deve necessariamente procedere senza sosta, salvo rare eccezioni. Questo induce il compositore lucchese ad adottare una tecnica narrativa costruita sua una fitta rete di motivi brevi e ricorrenti – spesso combinati tra loro – per commentare il frenetico svolgersi della vicenda.
L’azione è ambientata nella Roma papale al tempo della battaglia di Marengo. I protagonisti Floria Tosca, primadonna al quadrato passionale e volitiva, e il suo amante Mario Cavaradossi, pittore dalle simpatie liberali e anticlericale convinto, sono ostacolati dal barone Scarpia, capo della polizia borbonica a servizio del papato.
Animato da torbide passioni e da un’innata malvagità, il barone, come un sadico burattinaio, determina l’andamento degli eventi dall’inizio alla fine. Feroce persecutore di Mario prima e di Tosca poi (fino a quando non viene assassinato dalla donna dopo un tentativo di violenza su quest’ultima), Scarpia continua ad aleggiare come un fantasma in orchestra anche da morto con la ripetizione del suo tema minaccioso costruito sul tritono, l’intervallo sinistro che da secoli in musica è associato al Male.
Ma l’atmosfera drammatica della storia, che prevede tre morti violente in scena (un accoltellamento, una fucilazione e un suicidio), è accentuata ulteriormente da Puccini anche attraverso una scrittura orchestrale carica di dissonanze e tensioni, che anticipano l’estetica espressionista, e una vocalità spesso esasperata e spinta al limite.
(www.maggiofiorentino.com)