Dalla terza edizione del Pistoia Teatro Festival alla mostra Italia Moderna 1945-1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione, si moltiplicano le occasioni culturali in città.
Con la mostra a Palazzo Buondelmonti la neonata Fondazione Pistoia Musei inaugura le proprie attività aprendo le porte di tre delle quattro sedi (ci sono anche Palazzo de’ Rossi, l’Antico Palazzo dei Vescovi e, da settembre, San Salvatore) che costituiscono il nuovo sistema museale cittadino.
Italia Moderna: una mostra a tappe
La mostra Italia Moderna 1945-1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione è suddivisa in due tappe: Le macerie e la speranza visibile, fino al 25 agosto, e Il benessere e la crisi, che apre a settembre e presenta complessivamente oltre centocinquanta opere selezionate dalle collezioni di Intesa Sanpaolo.
Nella prima sezione si possono ammirare opere tradizionali, per quanto innovative nel linguaggio, che vanno dal 1945 al 1960. Attraverso artisti fra i quali Enrico Baj, Mario Nigro, Giulio Turcato, Renato Guttuso, si ripercorre la fase immediatamente successiva alla guerra, in cui si sente il bisogno di trovare nuovi modelli cui appellarsi, per esprimere quell’ansia di rinnovamento che percorre tutto il mondo.
Gli anni ‘50 sono invece caratterizzati dall’Informale, alfabeto visivo che utilizza solo elementi basilari, primari, come il segno, il gesto, la materia. In mostra opere di, fra gli altri, Carla Accardi, Afro, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Bruno Munari, Emilio Vedova e Giuseppe Capogrossi.
Orchestre, concerti e Shakespeare
Il cartellone del Pistoia Teatro Festival, a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese, ospita al suo interno anche la rassegna Teatri di Confine, vetrina delle produzioni della scena contemporanea, promossa con Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Si parte l’11 giugno con Shakespearology, originale lavoro dedicato al grande Bardo: al centro dello spettacolo William Shakespeare, che percorre quattrocento anni di storia, post mortem, per arrivare ai nostri giorni e chiederci che cosa abbiamo fatto della sua opera (al Centro Culturale il Funaro).
Fra gli altri appuntamenti, il 25 il concerto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo (circa trentacinque musicisti provenienti da oltre 10 paesi diversi), assieme a Paolo Benvegnù, Dente e Alessandro Fiori (alla Fortezza Santa Barbara); il 28 Un poyo rojo, esplosivo spettacolo degli argentini Alfonso Barón e Luciano Rosso che unisce teatro, danza, acrobatica, sport (al Centro Culturale il Funaro).
Il 3 luglio il trascinante sound di Riccardo Tesi & Banditaliana, storico gruppo della world music che festeggia i 25 anni di carriera alla Fortezza Santa Barbara, che ospiterà anche l’anteprima di Serravalle Jazz, festival dedicato al jazz internazionale giunto alla XVIII edizione, e la cui programmazione si svolgerà poi a fine agosto nella Rocca di Serravalle Pistoiese.