Fiori d’inverno: il raspo

Facile da coltivare, il raspo è perfetto per aiuole e bordure

Sfida le lunghe giornate invernali, sopporta vento e freddo, fiorendo incurante delle avverse condizioni esterne: è una pianta tanto semplice quanto forte e di bell’aspetto l’Iberis – comunemente nota come raspo – piuttosto diffusa come pianta decorativa. Specie rustica, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, riunisce decine di varietà erbacee, sia perenni sia annuali, tutte originarie di Europa e Asia occidentale. Si trova ormai naturalizzata in tantissime aree del globo, essendo coltivata da tempo per uso ornamentale.

Allo stato spontaneo, in Italia, si osserva in Piemonte, Lombardia, Liguria, così come in Emilia, Toscana, Abruzzo e nel sud del nostro Paese. Coltivarla richiede un impegno modesto e la sua presenza in giardino dona quel tocco di grazia che certo non guasta, soprattutto in inverno, quando il grigio e il buio spesso dominano le nostre giornate.

Proteggiamolo dal freddo intenso

Ha un aspetto cespuglioso, foglie verde scuro e infiorescenze bianche con il centro di un bel giallo chiaro, che dona ancor più luminosità alla pianta. La coltivazione del raspo in piena terra ci permette di formare bordure, anche miste, o candide aiuole, magari intorno a un albero del giardino. Si adatta bene alla vita in vaso così come nei giardini rocciosi, data la sua rusticità.

Il terreno migliore per questa pianta è soffice e ben drenato; mettendo a dimora la pianta, si può arricchire il terreno di base con pomice, torba e sostanze organiche così da ottenere una miscela bilanciata, capace di far defluire l’acqua in eccesso che potrebbe causare dannosi ristagni idrici.

È una pianta che non richiede eccessive irrigazioni e si annaffia quando il terreno è asciutto, sia essa in terra o in vaso. Una posizione soleggiata ci garantirà belle fioriture, attenzione però al freddo eccessivo, che potrebbe generare sofferenza alla pianta: nel caso, si consiglia di pacciamare il terreno con foglie o paglia. Se le condizioni di freddo intenso si protraggono, possiamo coprire anche la parte aerea in modo da preservarla al meglio.

Per la concimazione si può utilizzare un prodotto specifico per piante da fiore, da somministrare ogni due-tre settimane, da febbraio a ottobre, per assicurare una crescita rigogliosa.

Fiorito da ottobre a primavera

Le specie perenni più diffuse in commercio sono Iberis sempervirens e Iberis semperflorens, che si differenziano tra loro più che altro per il portamento: la prima forma cuscini fioriti alti al massimo una ventina di centimetri, mentre la seconda raggiunge anche il mezzo metro di altezza. Queste specie perenni fioriscono già dal tardo autunno, sfidano l’inverno e giungono ancora vivaci nel loro candido aspetto fino alla primavera.

Tra le specie annuali ricordiamo: Iris amara,originaria, pare, dell’isola di Creta, con fusto eretto alto 10-30 centimetri e foglie oblunghe e lanceolate, fiori profumati e di colore rosa, porpora o bianchi; Iris pinnata, come si deduce dal nome ha invece foglie pinnate, un’altezza massima di venti centimetri e fiorisce di bianco, da maggio ad agosto; Iris umbellata è più alta, fino a 30-40 centimetri, porta foglie appuntite e lineari: i fiori che regala sono sia bianchi sia porpora chiaro, riuniti in corimbi, e anch’essa sboccia da maggio in poi.

Qualche curiosità sul nome

Il nome Iberis è legato all’antico nome della Spagna – Iberia – e ciò conferma le origini europee; è però conosciuta nel mondo anche con il termine inglese di Candytuft: pare derivi da Candia, antico nome di una città dell’isola di Creta dove la pianta potrebbe aver avuto origine.

Nel linguaggio dei fiori, il raspo indica freddezza e indifferenza, ma ciò contrasta apertamente con la popolare usanza di inserire Iberis sempervirens nei bouquet delle spose.

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