Gianna Nannini è entusiasta. «Non ho mai visto nessuno come lei: è di una bravura straordinaria. È come De Niro: io l’ho conosciuto, è matto. E lei fa i film come lui». Lei è Letizia Toni. Che si è impadronita della voce, degli sguardi, dei movimenti di Gianna Nannini e li ha portati tutti nel film Sei nell’anima, uscito su Netflix a maggio in 190 Paesi del mondo con un importante successo di pubblico.
Per interpretare Gianna Nannini, Letizia si è preparata a lungo, con una dedizione assoluta, una cura maniacale per il dettaglio. Quando senti la sua voce nel film, se chiudi gli occhi non ti rendi conto che non è la vera Gianna Nannini. Letizia ha portato dentro la voce quella stessa aria di sfida, quella sfrontatezza che sembra dire: «Embè? E allora? Che vuoi?». E anche quando canta, nel film, canta con lo stesso timbro, con la stessa voce graffiata, piena di grinta, di rabbia e di dolore.
«Cara Gianna, quando ho iniziato a studiare la tua vita, volevo trovare la tua essenza, e non rischiare di fare solo un’imitazione», ha scritto Letizia in un lungo messaggio dedicato alla Nannini. «Ho letto la tua autobiografia, le tue interviste. Sono arrivata persino a scavalcare la cancellata del podere dei tuoi genitori, per vedere i posti nei quali sei cresciuta…». Un lavoro davvero “alla De Niro”: come fanno gli attori dell’Actor’s Studio, che imparano a suonare il pianoforte per interpretare un pianista, o che mettono su chili di muscoli per recitare nei panni di un pugile.
La prima ad accorgersi di questo lavoro straordinario è stata proprio Gianna Nannini. «Mi sono identificata in lei, mi sono vista in lei. E mi sono piaciuta! Mi sono innamorata di me – dice, con allegria -. Se siamo riusciti a fare il film, è solo perché abbiamo trovato Letizia».
Il film, tratto dall’autobiografia della Nannini Cazzi miei, uscita nel 2017, è diretto da Cinzia TH Torrini, fuoriclasse della serialità televisiva, regista di enormi successi come Elisa di Rivombrosa. Insieme a Gianna Nannini, hanno lavorato a lungo, durante la pandemia, a definire il copione. Poi hanno trovato Letizia. Trentun anni, Letizia è cresciuta professionalmente a Firenze, con la scuola di cinema Immagina che ha sede in San Frediano, diretta da Giuseppe Ferlito. Con Ferlito, Letizia ha girato i primi film: Infernet nel 2016, Zoroastro nel 2017, Re minore nel 2020. Per la Rai, alcune puntate della serie L’allieva con Alessandra Mastronardi. Poi, quel provino per il ruolo di Gianna Nannini.
«Per arrivare a questo ruolo, ho fatto tre provini a distanza di tempo l’uno dall’altro. Alla fine, Cinzia TH Torrini ha fatto vedere l’ultimo, in videochiamata, a Gianna Nannini. Gianna si è commossa, e mi hanno scelto. A gennaio 2023 l’ho conosciuta, e abbiamo iniziato a lavorare insieme sulla voce. Nel film sono realmente io a cantare. Le canzoni le abbiamo incise a Berlino con il tecnico del suono di Gianna, Christian Lhor. Sono stata a contatto con artisti eccezionali, che mi hanno permesso di entrare ancora più nel profondo del personaggio, e delle dinamiche che una cantante vive in sala d’incisione».
Il risultato è questa fusione incredibile di vite e di anime. Sei nell’anima per davvero. Letizia è entrata nell’anima di Gianna.