È tempo di vacanza, che cosa fare con i nostri amati animali? La risposta più ovvia è quella di portarli con noi. «Questa scelta ha numerosi vantaggi – sottolinea Irene Sofia, biologa e istruttrice cinofila -: rafforza il nostro legame e offre, specialmente al cane, una stimolazione mentale e fisica. Negli ultimi anni molte strutture turistiche, hotel, bed&breakfast, campeggi, resort e appartamenti, hanno adottato politiche che rendono il soggiorno dei nostri amici piacevole e sicuro. Tuttavia può capitare di scegliere di lasciarli a casa perché ci sono ancora luoghi che non accettano animali, oppure la vacanza che abbiamo in mente non è adatta a loro perché il viaggio è faticoso o stressante. In questi casi è meglio trovare un posto sicuro dove lasciarli».
Ferie a 4 zampe
Fortunatamente, esistono diverse opzioni tra cui scegliere. «Esattamente – prosegue la biologa -, e una delle scelte più comuni è quella di affidare il cane o il gatto a una pensione specializzata, cioè strutture appositamente pensate per fornire assistenza e cura durante l’assenza dei proprietari. Queste offrono una vasta gamma di servizi, alimentazione personalizzata e, nel caso del cane, passeggiate e altre attività per tenerlo impegnato. Un’altra opzione è quella di assumere un dog sitter o un cat sitter, una persona che si prenda cura di loro nel proprio ambiente domestico. Questo tipo di soluzione, particolarmente adatta per i gatti, va bene anche per quei cani che si stressano facilmente in ambienti sconosciuti o che richiedono cure speciali. Il dog sitter può seguire le routine quotidiane del cane, garantendo che venga nutrito, portato a fare passeggiate e che riceva l’attenzione di cui ha bisogno. Sia che si scelga la pensione che la soluzione domestica, è opportuno considerare l’inserimento graduale, farlo familiarizzare con l’ambiente prima di partire per le vacanze e soprattutto evitare di affidarsi a persone improvvisate».
Esperti a tutto tondo
Negli ultimi anni hanno preso piede alcune figure professionali che ci aiutano a costruire o migliorare la relazione con i nostri animali. Proviamo a capire chi sono. «L’educatore cinofilo è un esperto nel campo dell’addestramento – specifica Irene – e insegna al cane delle regole di base e la corretta socializzazione con altri cani, persone e ambienti. L’istruttore cinofilo, invece, si concentra sull’addestramento avanzato del cane, ad esempio per il lavoro di ricerca o per competizioni sportive, e interviene anche nel lavoro pratico della riabilitazione comportamentale del cane nel caso in cui questo fatichi a inserirsi correttamente nel contesto in cui vive. Se i problemi sono particolarmente complessi o radicati, può essere necessario consultare anche un comportamentalista, cioè un veterinario esperto su questo argomento, che fornisce un piano di trattamento personalizzato per affrontare i problemi specifici del cane e, se necessario, può anche prescrivere farmaci mirati. Spesso lavora con il supporto operativo dell’istruttore cinofilo. Ricordiamo che il veterinario è una figura chiave nella vita del cane, essendo anche responsabile della salute e del benessere generale dei nostri compagni a quattrozampe».
Un’app per ritrovarli
Alassio è tra le località più “amiche degli animali” della penisola, tanto da aver indetto un concorso per premiare la miglior soluzione digitale che favorisce questo tipo di turismo. Il 1° premio è stato vinto da FaunaLife, un’app in cui è possibile registrare gratuitamente i propri amici a 4 zampe e inserire la loro documentazione. Questo esempio è stato seguito anche da altri Comuni italiani. I cani iscritti su FaunaLife, se possessori della tessera MyPetCard, potranno anche ricevere degli sconti sulle prenotazioni. Uno strumento utile anche per ritrovare il proprio animale qualora si perdesse.