Non possono proprio mancare in un giardino (o in una terrazza): sono belle e profumate, molto produttive, di facile coltivazione, ricche di sostanze benefiche. Uno spazio, pur piccolo, da dedicare loro è un ottimo investimento, sia per la vista sia per la salute. Le piante aromatiche rappresentano un vasto gruppo cui appartengono molte specie caratterizzate dalla presenza di aromi, ricchi di oli essenziali; questi, svolgono funzioni diverse, tra cui la difesa dagli insetti fitofagi, che trovano repellenti tali odori.
La produzione degli aromi può avvenire in tutta la pianta o essere localizzata, ad esempio, nei semi (finocchio) o nelle foglie (erba cipollina). In questo esteso gruppo di piante troviamo specie arboree, come l’eucalipto; arbustive, quali il rosmarino e la salvia; o più spesso erbacee, di solito perenni, come la menta. Tutte le aromatiche si usano in genere in cucina per arricchire i piatti più diversi, ma anche in infusi, dato che molte di esse possiedono proprietà medicinali.
La coltivazione può avvenire sia in piena terra, sia in vaso: si adattano bene a vari climi e terreni, richiedono poche concimazioni e in genere si ammalano poco. Ideale, se si ha un orticello, impiantarle fra le coltivazioni classiche così da creare anche sinergie favorevoli a tutte le piante presenti. Alternativa valida è preparare un’aiuola solo per loro, in questo modo si crea un angolo particolarmente decorativo; la permacultura ci insegna a creare una “spirale” con le specie aromatiche, così davvero si unirà l’utile al dilettevole. Se le coltiviamo in vaso, l’ideale è metterle sul balconcino davanti alla cucina o sul davanzale, se abbastanza ampio: si consiglia di scegliere con cura il substrato e di arricchirlo con una buona concimazione.
Salvia e rosmarino sono la base della cucina mediterranea e quindi immancabili tra le nostre aromatiche. Sono entrambe sempreverdi e fioriscono in modo delizioso: con infiorescenze violette la prima, di un meraviglioso azzurro mare la seconda. Sono rustiche, se messe in piena terra crescono molto, le loro foglie si essiccano facilmente. La salvia ama il sole e i terreni calcarei, si annaffia al bisogno. Il rosmarino vive meglio in posizioni asciutte e calde e in terreni argilloso-sabbiosi, non vuole concimazioni. In vaso entrambe sono più difficili da coltivare.
La menta, di cui esiste una miriade di varietà, tende a essere molto invasiva se vive in terra, predilige il pieno sole e teme l’umidità eccessiva, ma in vaso è bene annaffiarla regolarmente, evitando però di bagnare le foglie. Ricca di sali minerali, soprattutto potassio, contiene anche buone dosi di vitamine. Utile sia per piatti salati sia per insaporire macedonia o gelato (la famosa piperita è fantastica per questo) e per preparare infusi, da bere anche freddi in estate.
Il dragoncello, conosciuto anche come estragone, è una specie erbacea, alta circa 70 cm; in inverno scompare per riaffacciarsi, più bello che mai, ai primi tepori primaverili. Sta bene in pieno sole dato che, come la maggior parte delle aromatiche, ha bisogno di molta luce per poter crescere in salute. Le lunghe foglie verde brillante, dal gusto amarognolo e pungente, sono adatte per insaporire carni, insalate e minestre. Ha proprietà digestive, antisettiche e depurative.
La melissa è perenne, molto rustica e ha un gradevolissimo profumo di limone. Si usa per tisane rilassanti; in cucina si sposa bene con le verdure.
La santoreggia è una sempreverde, alta fino a 50 cm, che vive in prati e posizioni soleggiate. Il sapore e l’utilizzo sono simili a quelli del celebre timo; preferisce terreni leggeri e ben drenati. Possiede proprietà antisettiche, carminative e stimolanti.
Ricordiamo, tra le specie arboree, il possente alloro, che preferisce posizioni ombrose e con la giusta umidità – le sue foglie secche sono anche un ottimo antitarme, da usare in sostituzione delle sostanze chimiche -, e il ginepro, di cui esistono diverse cultivar per uso decorativo, da sistemare in una zona soleggiata.