Non sarà famoso come tonno, salmone e branzino, ma è un pesce del nostro mar Mediterraneo, versatile in cucina e dai tanti benefici, per la salute e per il portafoglio, visto il costo più limitato rispetto a molti “colleghi” marini. Dopo il debutto di dodici mesi fa, nelle pescherie Coop.fi torna la lampuga: carni bianche, sode e gustose, povere di grassi, ma ricche di principi nutritivi preziosi per la salute. «Lo scorso anno è stata molto apprezzata da soci e clienti – osserva Stefano Bonini, responsabile acquisti pescheria di Unicoop Firenze -: nella seconda parte del 2017 ne abbiamo venduti oltre 2100 chili».
Stagionalità, anche in acqua
Attenzione però al calendario: è presente sui banchi solo per un periodo limitato, perché il momento migliore per la pesca è questo, dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno. «Si tratta di un pesce pelagico, ossia che vive lontano dalla costa, a cui si avvicina in particolari momenti e che arriva sui nostri banchi fresco – precisa Bonini -. È molto comune nei mari del sud Italia, in particolare tra la Sicilia e Malta, perché preferisce le acque calde». La lampuga, conosciuta con numerosi nomi, dal “capone” palermitano alla “corifena” toscana, si avvicina al litorale tra fine agosto e ottobre, seguendo i branchi di pesciolini di cui si ciba. Nel Meridione esiste ancora uno stratagemma tradizionale per la cattura di questo pesce, che ama l’ombra: i pescatori lasciano lontano dalla costa strutture galleggianti fatte di fasci di foglie di palma, per attirarlo e metterlo in rete. Per riconoscere una lampuga fresca, meglio non farsi trarre in inganno dal colore: quando è in acqua ha tinte sgargianti, dal blu all’azzurro e dal verde al giallo, ma una volta pescata la pigmentazione sfuma nel grigio, che deve avere comunque tonalità vive. Altro indizio di freschezza è la tendenza dell’occhio alla convessità.
Consigli per l’uso
Tante le proprietà benefiche, con un basso apporto calorico: meno dell’1% di grassi e, quei pochi, sono in gran parte omega 3, alleati contro il colesterolo alto. Ricco di sali minerali e vitamine, in particolare la A, in cucina è facile da sfilettare e preparare, come spiega Stefano Bonini: «La caponata con le verdure è una delle ricette più gustose. Le carni sono chiare, compatte e saporite, con una buona resa». Questo pesce si presta poi a tante altre preparazioni: ai ferri, fritto, al forno, in umido e anche marinato, impanato e cotto in padella. E per chi preferisce la tradizione, c’è la lampuga alla palermitana: cotta nel sugo di pomodoro con soffritto di prezzemolo, aglio e cipolla.
LA CARTA D’IDENTITÀ
Nome: lampuga (Coryphaena hippurus)
Provenienza: Mediterraneo
Periodo di pesca: settembre e ottobre
Caratteristiche: vive in branco al largo
Segni particolari: può superare i 15 kg e i due metri di lunghezza
Apporto calorico medio: 117 Kcal per 100 grammi
Proprietà nutritive: meno dell’1% di grassi, ricco di vitamine e sali minerali