Sono preparazioni molto semplici, basta avere gli ingredienti giusti ed ecco che in breve tempo liquori profumati e fatti con le nostre mani sono pronti per essere gustati. Sono anche un valido regalo per compleanni e festività. Di sicuro migliorano il finale di una cena in compagnia. Le regole per la produzione e la vendita dei liquori sono contenute nel Regolamento Ce 110/2008 che li definisce, con i distillati, “bevande spiritose”.
Gli ingredienti
Alla base ci sono alcol etilico, zuccheroe acqua. Quello che fa la differenza sono le sostanze aromatizzanti.Si può utilizzare un solo ingrediente come nel limoncello o sbizzarrirsi in preparazioni più complesse in cui si utilizzano erbe aromatiche, radici e frutti secondo il gusto personale. Per la preparazione di creme di liquore, con l’aggiunta di panna o latte si ottiene un gradevole gusto più rotondo e pastoso e gradazione alcolica un po’ più bassa. Per estrarre gli aromi la procedura è molto semplice: una macerazione a freddo in alcol per un numero variabile di giorni in base alla materia prima usata, oppure un’infusione a caldo o ancora direttamente per aggiunta di oli essenziali.
Piccoli consigli
Gli ingredienti utilizzati per dare il giusto aroma devono essere di ottima qualità, puliti e asciutti, così che il gusto finale non sia alterato. Se desideriamo liquori a base di agrumi (limoncello, arancino, mandarinetto), ricordiamoci di sceglierli biologici o comunque non trattati in superficie con conservanti.
Per un ottimo “laurino” meglio scegliere foglie di alloro di fine inverno o inizio primavera, quando hanno raggiunto una certa maturità e sono più profumate. Per il “nocino” le noci vanno raccolte a inizio estate (nel mese di giugno), quando non sono mature: devono essere il più possibile integre. Per i liquori alla liquirizia possiamo acquistare direttamente quella pura in pezzetti al posto delle radici, è sicuramente più pratico e altrettanto efficace.
E la salute?
Il tasso alcolico generalmente alto non fa bene alla salute, inoltre le essenze sono poco concentrate per esercitare una funzione digestiva o comunque portare un effettivo beneficio al nostro organismo. Anche il contenuto calorico non è da poco: un bicchierino di limoncello da 50 ml può arrivare a contenere fino a 174 Kcal date dall’alcol e dallo zucchero, mentre una mela da 100 g ne fornisce 52. Quindi assolutamente da sfatare il mito dell’ammazzacaffè a fine pasto.
Bere un bicchierino di liquore è piacevole e da non demonizzare, ma non può entrare fra le abitudini quotidiane.
Il grado alcolico
Si esprime in volumi: 30% vol. significa che per ogni 100 ml di liquore sono contenuti 30 ml di alcol etilico. Per calcolare la gradazione alcolica quindi bisogna conoscere esattamente il volume del liquore, che è dato dalla somma del volume di alcol, di zucchero e di acqua utilizzati. Generalmente nei liquori si oscilla dal 15% al 55%, mentre il contenuto di zucchero oscilla fra 100 e 250 g/l. Le creme di liquore, che sono più dolci, arrivano fino a 500 g/l.
Scadenza
I liquori hanno una scadenza e non migliorano con l’età. Il rischio microbiologico è però estremamente basso perché l’alcol è un buon conservante; dopo l’apertura delle bottiglie, però, il liquore può decolorarsi, sviluppare cristalli di zucchero, cambiare o perdere sapore. La conservazione va fatta in un luogo fresco, buio e asciutto, a temperatura ambiente e in posizione verticale. I liquori a base di panna e latte (creme di liquore) si alterano più facilmente, meglio conservarli in frigorifero e consumarli entro 12 mesi dalla produzione.