Non si sa dove nasca il celebre detto, ma sappiamo che la loro naturale dolcezza e la quantità di vitamine che contengono rendono le ciliegie un frutto a dir poco irresistibile.
Per gli antichi greci l’albero di ciliegio era sacro ad Afrodite, dea della bellezza e dell’amore. Ecco perché ancora oggi questo frutto è considerato un vero e proprio portafortuna per gli innamorati di tutto il mondo. In Sicilia, ad esempio, si dice che le dichiarazioni d’amore fatte sotto un ciliegio in fiore siano destinate a durare per sempre.
Un piccolo concentrato di salute
Non sono solo un peccato di gola, ma anche un alleato della salute e della bellezza: gli antiossidanti (in particolare antociani) contenuti nelle ciliegie svolgono un’azione protettiva contro i radicali liberi e rallentano il processo di invecchiamento cellulare. Grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, questi frutti possono essere utili per alleviare i dolori articolari, come quelli associati all’artrite, e svolgono una funzione depurativa del sangue e del fegato.
Inoltre contengono melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, e fibre che favoriscono la buona digestione. Ecco perché consumare una porzione di ciliegie al giorno può migliorare la qualità del sonno e favorire il benessere intestinale.
Da nord a sud, passando per il centro
La ciliegia è originaria della Turchia, ma in Italia ha trovato una seconda casa. Nel nostro Paese questo frutto è coltivato prevalentemente in Puglia e in Trentino, passando per la Toscana, dove troviamo la famosa Ciliegia di Lari, originaria della zona di Pontedera e Pisa. «L’ampiezza della zona di coltivazione ci permette di scegliere per le ciliegie Fior fiore solo il prodotto italiano, evitando di ricorrere a quello straniero, che proviene soprattutto dalla Grecia e dalla Turchia» spiega Sandro Massei, Business manager ortofrutta di Unicoop Firenze.
Il periodo delle ciliegie indicativamente inizia con la metà di maggio e termina verso la fine di luglio, «meteo permettendo – aggiunge Massei -. Per certi prodotti siamo sempre più condizionati dal clima: la ciliegia è un frutto delicato e, come tutti i frutti composti principalmente da acqua, la grandine o la pioggia abbondante rischiano di sciuparne la buccia. Il cambiamento climatico e i relativi fenomeni atmosferici estremi , a cui non siamo preparati, condizionano non solo le quantità, ma anche e soprattutto i prezzi dei singoli prodotti».
La qualità e la durata di questi frutti può essere incrementata grazie alle nuove tecnologie: una di queste è la selezionatrice ottica, che non solo individua e scarta foglie e frutti deteriorati, ma suddivide i prodottile ciliegie per tipologie, colore e calibro.
Abbinamenti insoliti
Se è vero che consumate fresche “una tira l’altra”, le ciliegie sono molto versatili in cucina e possono essere utilizzate per realizzare dolci come crostate, cheesecake, l’americana cherry pie o la tedesca foresta nera. Ma questo frutto così dolce si sposa bene anche con il salato: aggiunte alle insalate, donano un tocco estivo e, con qualche cubetto di formaggio blu erborinato, spinacini e germogli di soia, si porta in tavola un piatto fresco e gourmet.
Perché non sostituirle alle fragole nel risotto simbolo degli anni ‘80? Basterà scegliere un vino rosso come il Lambrusco al posto dello Champagne, e il risotto con le ciliegie è servito. Sui secondi, via libera ad accostamenti con carne e pesce: in riduzioni glassate con maiale e selvaggina, insaporite in padella con il polpo, o tagliate a dadini per arricchire una tartare di salmone, gamberi o branzino.