Come friggere al meglio

I pro e i contro, e le alternative alla cottura

È vero, “fritta l’è bona anche una ciabatta”, ma col fritto, si sa, non si può esagerare. E allora meglio concederselo solo ogni tanto, ma che sia buono e fatto bene. Vediamo quali sono le regole da seguire e quali le alternative al fritto fatto in casa.

Consigli per l’uso

Primo punto, scegliere l’olio giusto. L’extravergine di oliva dona alle pietanze un gusto molto intenso che non a tutti piace e ha inoltre un prezzo molto elevato. Meglio orientarsi dunque su un buon olio di semi, come arachide o girasole, che sono molto più delicati e lasciano alle pietanze il loro sapore.

Poi, la quantità di olio da usare: potrà sembrare strano ma, se i cibi cuociono immersi nell’olio, risulteranno più leggeri: quindi la pentola in cui friggere deve essere profonda.

Terza regola, per avere un fritto croccante e non unto la temperatura deve essere tra i 160°C e i 180°C, e qui può venire in aiuto un termometro da cucina; un fritto bruciacchiato è infatti assolutamente da evitare, perché contiene sostanze cancerogene.

Infine, la quantità: bisogna friggere pochi pezzi alla volta per non far abbassare la temperatura dell’olio (e chi sta dietro alla frittura rischia di arrivare in tavola e di non trovare più nulla, ma questo è un altro discorso). Ricordarsi anche che il sale o altre spezie vanno aggiunti solo a cottura ultimata.

Ultima raccomandazione, ma non meno importante: l’olio usato non si riadopera e – alt! – non si getta nel lavandino. Mettiamolo quando si è freddato in una bottiglia e portiamolo in discarica o in uno dei punti di raccolta degli oli esausti.

Fai-da-te o take away?

Detto tutto questo, la frittura – pur nella sua bontà – ha i suoi lati negativi: intanto non è consigliata dai nutrizionisti nell’ambito di una dieta quotidiana per l’elevato apporto calorico dato dal grasso di cottura; inoltre lascia un odore persistente e non esattamente gradevole in casa. Per questo, e anche per i diversi ritmi di vita, sicuramente questo metodo di cottura è stato abbandonato da molti, e rispetto al passato si usa sempre meno.

Ma se uno sgarro ogni tanto volessimo concedercelo? Ci sono due soluzioni: la prima sono le friggitrici ad aria, che permettono di ottenere un buon risultato casalingo con pochissimo olio, specialmente se si utilizzano prodotti già panati o pastellati e surgelati.

L’alternativa, che piace moltissimo ai clienti di Unicoop Firenze, sono i fritti pronti preparati nelle cucine e friggitorie interne ai negozi. Intanto sono cotti con le regole che abbiamo citato, non facili da riprodurre a casa.

Inoltre i prodotti in vendita sono tanti, per soddisfare ogni esigenza: dalla polenta, uno dei prodotti più gettonati, alla frittura di pesce e al misto di verdure – anche queste due tipologie sono tra le preferite -, e poi le polpettine impanate, le mozzarelline pastellate e le olive all’ascolana, il merluzzo e le fettine di manzo, le chele di granchio e gli arancini siciliani al ragù… Si possono portare a casa o mangiare sul posto, e si possono anche fare ordinazioni espresse e “su misura”.

E quando è il momento migliore per il fritto? Verrebbe da pensare all’inverno. E invece i dati di vendita interni a Unicoop Firenze ci smentiscono: il fritto vende molto anche d’estate, anzi agosto è uno dei mesi in cui il prodotto va alla grande. Come mai? Perché con il caldo che fa, e vista anche l’impossibilità di aprire le finestre per non cedere posto all’afa, nessuno si sogna di accendere il forno o i fornelli! Ecco svelato l’arcano…

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