Breve Trama
Siamo a Castrocaro, negli anni in cui prende piede e si consolida il fascismo, quando Redenta nasce in una famiglia povera e scombinata. La sua vita, presto segnata da una grave malattia, si incrocia nel dolore con quella della partigiana Iris. Tutto si svolge in quella comunità colpita dalla guerra e soprattutto dalla barbarie fascista fino ad arrivare al dopoguerra.
I personaggi
Tutti i personaggi sono ben tratteggiati. La nostra attenzione è stata catturata principalmente dalla figure femminili, in particolare da Redenta e Iris. Per quanto rigaurda le figure maschili ci ha colpito il terribile Vetro.
La citazione degna di nota
“Pensai ai vivi. A mia madre in prigione a Ravaldino e a mio padre che era come non averlo, e alla Fafina che era vecchia stronca, e ai guai, e alla fatica bestia che facevano nei campi o ai cantieri o al fiume. I vivi erano disperati, egoisti, impegnati solo a sopravvivere. Cos’avevano di buono?” (pag.57)
“Sono le persone, non i mobili, ad arredare i posti, e una volta che le persone se ne vanno è come se ne restasse l’impronta, e viverci diventa insopportabile non per l’assenza, ma al contrario proprio per via della presenza.” (pag.214)
“ – Questa guerra maledetta ha ammazzato tutti, anche i vivi, – mormora.
– E’ perchè i vivi non sono proprio vivi: sono superstiti.” (pag.422)
Le nostre riflessioni
La discussione è stata accesa e molto partecipata. La maggior parte di noi ha apprezzato lo stile di scrittura dell’autrice, il grande lavoro di ricerca e documentazione che ha fatto sulle leggende e credenze popolari e l’utilizzo del linguaggio dialettale. Pur essendo crudo e difficile da affrontare per le tematiche che tratta, soprattutto per le vicende narrate nella terza parte, I giorni di Vetro è un libro che la maggior parte di noi rileggerebbe.
Alcuni lo hanno trovato un po’ troppo denso di fatti, pieno di intrecci, per altri invece sono proprio questi aspetti a renderlo un’opera ben riuscita. Parla di guerra, di miseria, di fame, senza edulcorazione. In alcuni di noi ha richiamato piacevoli ricordi di infanzia legati ai nonni e al loro modo di esprimersi, in altri, più anziani, ha riportato alla memoria vissuti di guerra indicibili. Un libro che apre a riflessioni sulla violenza, sul sadismo, sulla guerra e soprattutto sulla sofferenza delle donne.
Lo consigliamo a...
A tutti, perché viviamo un momento storico in cui c’è bisogno di un libro come questo. E soprattuto ai giovani.
Le parole chiave del libro
Violenza
sadismo
disperazione
guerra
miseria
intrecci
tenerezza
