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I giorni di vetro

I giorni di vetro

Autore Nicoletta Verna

Casa editrice Einaudi, 2024

Pagine 440

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Prato

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Breve Trama

Siamo a Castrocaro, negli anni in cui prende piede e si consolida il fascismo, quando Redenta nasce in una famiglia povera e scombinata. La sua vita, presto segnata da una grave malattia, si incrocia nel dolore con quella della partigiana Iris. Tutto si svolge in quella comunità colpita dalla guerra e soprattutto dalla barbarie fascista fino ad arrivare al dopoguerra.

 

I personaggi

Tutti i personaggi sono ben tratteggiati. La nostra attenzione è stata catturata principalmente dalla figure femminili, in particolare da Redenta e Iris. Per quanto rigaurda le figure maschili ci ha colpito il terribile Vetro.

 

La citazione degna di nota

“Pensai ai vivi. A mia madre in prigione a Ravaldino e a mio padre che era come non averlo, e alla Fafina che era vecchia stronca, e ai guai, e alla fatica bestia che facevano nei campi o ai cantieri o al fiume. I vivi erano disperati, egoisti, impegnati solo a sopravvivere. Cos’avevano di buono?” (pag.57)

“Sono le persone, non i mobili, ad arredare i posti, e una volta che le persone se ne vanno è come se ne restasse l’impronta, e viverci diventa insopportabile non per l’assenza, ma al contrario proprio per via della presenza.” (pag.214)

“ – Questa guerra maledetta ha ammazzato tutti, anche i vivi, – mormora.
– E’ perchè i vivi non sono proprio vivi: sono superstiti.” (pag.422)

Le nostre riflessioni

La discussione è stata accesa e molto partecipata. La maggior parte di noi ha apprezzato lo stile di scrittura dell’autrice, il grande lavoro di ricerca e documentazione che ha fatto sulle leggende e credenze popolari e l’utilizzo del linguaggio dialettale. Pur essendo crudo e difficile da affrontare per le tematiche che tratta, soprattutto per le vicende narrate nella terza parte, I giorni di Vetro è un libro che la maggior parte di noi rileggerebbe.

Alcuni lo hanno trovato un po’ troppo denso di fatti, pieno di intrecci, per altri invece sono proprio questi aspetti a renderlo un’opera ben riuscita. Parla di guerra, di miseria, di fame, senza edulcorazione. In alcuni di noi ha richiamato piacevoli ricordi di infanzia legati ai nonni e al loro modo di esprimersi, in altri, più anziani, ha riportato alla memoria vissuti di guerra indicibili. Un libro che apre a riflessioni sulla violenza, sul sadismo, sulla guerra e soprattutto sulla sofferenza delle donne.

Lo consigliamo a...

A tutti, perché viviamo un momento storico in cui c’è bisogno di un libro come questo. E soprattuto ai giovani.

Le parole chiave del libro

Violenza

sadismo

disperazione

guerra

miseria

intrecci

tenerezza