Arriva il caldo e la prova costume. Un po’ tardi per correre ai ripari; per questo molti si affidano a diete fai-da-te che circolano in internet. Spesso senza risultati.
«La storia della dietetica degli ultimi 70 anni ci ha insegnato che la dieta da sola non risolve il problema del sovrappeso – precisa Carlo Maria Rotella, professore ordinario di Endocrinologia e direttore della Scuola di specializzazione di Endocrinologia e malattie del metabolismo dell’Università di Firenze – In realtà non si ingrassa perché si mangia di più, ma perché si mangia più di quanto si consumi. È per questo che alla dieta va sempre associato un incremento dell’attività fisica».
Partiamo dalle diete: Montignac, Zona e Fast 5-2
La prima è diffusa nei Paesi anglosassoni, dove prevalgono diete a ridotto contenuto di grassi: incoraggia l’uso di carboidrati, purché dotati di basso indice glicemico, allo scopo di non stimolare eccessivamente la secrezione insulinica. È credibile, anche se non ha dimostrato effetti sulla salute diversi dalla perdita del peso.
La dieta Zona di Sears punta ugualmente sull’assunzione di carboidrati a basso indice glicemico, ma nella formulazione originale prevedeva un consumo di grassi più elevato, tanto che nel tempo è stata riformulata cercando di avvicinarla alla dieta mediterranea. Intorno alla Zona si è sviluppata una vera diet industry (produzione di alimenti dimagranti) che la scredita per i costi che impone all’utente. La Fast 5-2 invece è una vera bufala perché millanta dei successi facendo la dieta per soli due giorni alla settimana: un vero nonsenso dal punto di vista nutrizionale.
Che dire della dieta della luna (digiunare nel momento del cambio della fase lunare), della dieta dell’urina (bere la propria urina per depurarsi) e della dieta della forchetta (a cena mangiare solo cibi che si possono spezzare con la sola forchetta)?
Sono tutti messaggi per i quali non c’è un minimo di dimostrazione scientifica. Ma del resto siamo abituati a vedere tramite social, siti e blog una folla di guru che propongono delle assurdità.
Delle diete chetogeniche cosa è importante sapere?
Sono diete ipocaloriche a basso contenuto di carboidrati e alto di proteine. Questo induce l’organismo a produrre corpi chetonici (il famoso acetone dei bambini con la febbre alta) che hanno un effetto anoressizzante. Sono più efficaci nel breve tempo, ma nel lungo non sono superiori alla altre diete ipocaloriche. Non possono essere usate nei pazienti diabetici e provocano un aumento del 5% del rischio cardiovascolare. Anche dietro a queste c’è una florida diet industry.
In conclusione, cosa fare per perdere peso?
Se siamo sovrappeso o obesi, dovremmo avere la consapevolezza che siamo affetti da una malattia cronica. Quindi occorre una motivazione più valida della “prova costume”.
I tentativi autogestiti provocano la sindrome da oscillazione del peso, che causa seri problemi alla salute. Occorre rivolgersi a un endocrinologo che prenderà in considerazione tutte le componenti endocrine e metaboliche.
Dopo l’indagine, occorre intervenire per modificare lo stile di vita, aumentando per prima cosa l’attività fisica.
Anche la dieta è necessaria, ma deve contenere gli acidi grassi mono e poli-insaturi del tipo omega-3 e omega-6, presenti nell’olio d’oliva e negli altri oli vegetali, nel latte e latticini, nel pesce (soprattutto salmone, aringhe e pesce azzurro), nelle noci e nelle arachidi. Hanno effetti anti-ossidanti e anti-tumorali, sono efficaci per le malattie metaboliche come il diabete e l’obesità e per quelle cardiovascolari. Alimenti contenuti nella dieta mediterranea, che ha dimostrato la sua superiorità nel mantenere un buono stato di salute. Infine rammento che oggi ci sono nuovi farmaci sicuri ed efficaci nel lungo termine, che tolgono il senso della fame.