Si chiama Otto ed è pronto per sbarcare nei principali Coop.fi come novità assoluta e inedita per il mondo della grande distribuzione: è il cestino che, tramite l’intelligenza artificiale, riconosce e smista i rifiuti in automatico con una precisione del 95%, avvisa quando è pieno, protegge l’ambiente, sensibilizza tutti alla raccolta differenziata e crea statistiche sullo smaltimento.
L’invenzione è stata ideata dalla start up toscana Ganiga Innovation, che ha creato un sistema brevettato di intelligenza artificiale capace di riconoscere, analizzare e classificare automaticamente i rifiuti, stimandone peso, volume e impatto ambientale. Dopo i primi prototipi, Ganiga Innovation e Unicoop Firenze hanno stretto un accordo che ha portato allo sviluppo di un prodotto congiunto, frutto anche del contributo della cooperativa.
Il primo cestino è stato installato lo scorso ottobre al Centro dei Borghi di Cascina (PI), mentre il secondo è operativo da marzo al Centro*Ponte a Greve a Firenze: dopo le prime sperimentazioni, la cooperativa valuterà l’installazione in altri punti vendita e gallerie commerciali. Una vera novità che rivoluziona la raccolta differenziata e che Unicoop Firenze introduce per prima nel panorama del settore distributivo.


Come funziona
Il cestino funziona in modo semplice: esternamente ha un’unica bocchetta dove gettare il rifiuto mentre, internamente, è diviso in quattro settori: carta, multimateriale, organico e indifferenziato. Inserito un rifiuto per volta nella bocchetta, il cestino lo riconosce per caratteristiche e materiale e lo smista nel settore dedicato.
L’individuazione della tipologia di rifiuti avviene tramite computer vision: dentro al cestino sono montati un sensore che attiva il sistema quando entra qualcosa, una telecamera che inquadra l’oggetto e un altro sensore che ne determina il peso.
Inoltre il cestino ha un database di oltre un milione di foto di possibili rifiuti: il rifiuto viene scansionato con la telecamera e associato alla foto più simile memorizzata nel database. Grazie all’analisi dei dati raccolti, il sistema continua a imparare e perfeziona sempre più il corretto smistamento. Attraverso un monitor, il cestino informa il cliente su cosa ha gettato e indica quanta CO₂ è stata risparmiata con il corretto conferimento.
Per fare la differenza
Se al supermercato c’è Otto, a casa la corretta gestione dei rifiuti dipende dai gesti quotidiani di ognuno. Un paziente lavoro che parte da alcune regole base. La prima è gettare i rifiuti negli appositi contenitori: quelli organici nei sacchetti compostabili, il materiale secco indifferenziato in sacchetti chiusi, mentre il vetro senza sacchetti. Prima di buttare gli imballaggi, soprattutto quelli alimentari, è bene assicurarsi che siano privi di residui di cibo che interferiscano con il processo di riciclo.
È fondamentale poi dividere gli imballaggi composti da più materiali: la plastica delle merendine dalle vaschette di cartone, i barattoli di vetro dal tappo di metallo e così via. Schiacciare le lattine e le bottiglie di plastica (da chiudere con il tappo prima di smaltirle) riduce il volume degli imballaggi e facilita il processo di raccolta e di riciclo.
Da tenere sempre a mente che carta sporca, fazzoletti usati e scontrini non vanno nella carta, una filiera di riciclo fondamentale per l’economia circolare italiana. Basti pensare che con una tonnellata di carta riciclata è possibile salvare tre alberi alti venti metri l’uno: la differenziata fa la differenza, per la nostra salute e per quella del Pianeta.