Artigianato e Palazzo

Giovani espositori alla mostra dedicata all'artigianato artistico, dal 13 al 15 settembre a Palazzo Corsini a Firenze. Speciale Under 30: per i giovani dai 18 ai 29 anni l'ingresso alla mostra è gratuito

Artigianato e Palazzo – la mostra dedicata al mondo dell’artigianato artistico, nata da un’idea di Neri Torrigiani e Giorgiana Corsini – festeggia i suoi trent’anni con un’edizione speciale, dedicata al tema del restauro. Conservare e restaurare il passato e le tradizioni, per progettare il futuro: questa la missione che accomuna Simone Falli, Alessandro Penko e Tommaso Pedani, tre dei cento artigiani che saranno presenti il 13, 14 e 15 settembre al giardino di Palazzo Corsini a Firenze. Giovani e appassionati del mestiere, la loro storia è un esempio per chi è in cerca di una professione artistica, in cui esprimere il proprio estro e l’amore per il bello.

Simone Falli

Come si diventa artigiani?

«Io sono stato fortunato perché mio zio è tessitore e ho imparato tutto da lui, dai filati a come si costruisce e ordisce un telaio» racconta Simone Falli, tessitore e designer toscano classe 1988. Dopo dieci anni di apprendistato sotto la guida dello zio, nel 2019, spinto dalla voglia di mettersi in gioco, crea il brand Ozio Piccolo Studio Tessile sperimentando inizialmente accessori per la casa e la persona, collaborando anche con marchi internazionali. «Per me l’artigianato è uno stile di vita: io ho lo studio nella mia abitazione in campagna tra Firenze e Siena, quindi la mia vita privata e il mio lavoro si fondono davvero, come succedeva con gli artigiani di un tempo». 

Alessandro Penko
Alessandro Penko

L’attività di famiglia è stato un trampolino anche per Alessandro Penko, orafo nella bottega nel centro storico di Firenze, a pochi passi dal Duomo: «Il mio percorso è stato naturale e progressivo. Ho sempre respirato l’aria della bottega di famiglia, in cui passavo giornate intere, quando non c’era la scuola, a baloccarmi con qualche attrezzo del mestiere. Quando ho finito il liceo non ho avuto dubbi e ho iniziato a lavorare con mio padre, imparando il mestiere da lui». 

Tommaso Pedani

Diverso invece il percorso di Tommaso Pedani, studente di composizione alla Scuola di Musica di Fiesole, che ha scelto un approccio più pratico, iscrivendosi alla scuola di liuteria nella Bottega di Parma: «Mi ha sempre affascinato il mestiere di liutaio, a metà strada fra arte e artigianato ma al tempo stesso molto concreto – afferma Tommaso -. Così, nel 2015, in una stanza del mio appartamento a Firenze, ho iniziato a lavorare da solo, creando i miei violini. Il mestiere di artigiano ti permette di creare qualcosa di tuo: dentro ogni mio violino c’è una carica di attenzioni, tecnica e passione, ma ci sono anche frustrazioni, stanchezza e anche qualche vescica!».

Palcoscenico privilegiato

«La prima volta che ho partecipato ad Artigianato e Palazzo era il 2016, l’anno in cui ho vinto il Premio Perseo come miglior artigiano scelto dal pubblico. È stata una grandissima soddisfazione! Penso che Artigianato e Palazzo sia un ottimo trampolino per parlare di artigianato artistico – afferma Tommaso Pedani – e una grande opportunità per far conoscere questo mondo soprattutto ai giovani». Le nuove generazioni sono infatti i destinatari speciali della mostra che vuole evidenziare la contemporaneità dell’artigianato per valorizzare la figura, il lavoro e il ruolo dell’artigiano nella società, sempre però nel rispetto dell’antica tradizione delle botteghe fiorentine e italiane. «Artigianato e Palazzo è una parte della nostra storia di bottega – afferma Alessandro Penko – ormai sono 29 anni che partecipiamo, dalla seconda edizione perché, nella prima, mia madre era incinta di me. Nella prima foto che ci ritrae ad Artigianato e Palazzo ci sono io con un martellino che provo a creare qualcosa». 

La creatività è sicuramente la grande protagonista dell’esposizione, premiata anche dal riconoscimento dedicato a Giorgiana Corsini, scomparsa nel 2020. «Ho vinto il premio Giorgiana Corsini per lo stand più bello nel 2022, il mio secondo anno di mostra – racconta Simone Falli -. È stata una grandissima soddisfazione e da quell’anno non mi perdo un appuntamento di Artigianato e Palazzo!». 

Palazzo Corsini è il palcoscenico privilegiato per parlare di artigianato artistico in una città, come Firenze, dove storicamente il valore del fatto a mano e la cura del dettaglio hanno trovato una nicchia favorevole alla loro sopravvivenza a fronte di stili di consumo usa e getta ormai ovunque diffusi. «Firenze è sempre stata in sinergia con tutte le varie forme di mestieri e professioni artigiane – sostiene Penko -. Questa città ha valorizzato ogni forma di artigianato, in particolare l’oreficeria, e al tempo stesso gli artigiani hanno sempre saputo valorizzare Firenze». 

Molto stretto è anche il rapporto che la città ha con l’artigianato tessile, come spiega Simone Falli: «Questa città è conosciuta in tutto il mondo per l’artigianato, in particolare per il settore del tessile. Basti pensare che nel Medioevo il 60% della popolazione fiorentina lavorava nel campo della produzione tessile, nella tintura, nella tessitura, nella filatura o anche solo nel reperimento delle materie prime».

Artigiano Fondazione Vittoriano Bitossi- lavorazione al tornio

Futuro social per l’artigianato artistico 

«Certi mestieri, almeno quelli più settoriali, rischiano di scomparire con gli anni, perché a livello globale si sta perdendo l’attenzione per la qualità – dichiara Pedani -. Allo stesso tempo, però, penso che la figura dell’artigiano riacquisterà importanza perché ci sarà sempre più bisogno della manutenzione di oggetti preziosi, che hanno un valore non solo economico ma anche affettivo, che altrimenti andrebbero perduti. Bisogna rompere il pessimismo intorno all’artigianato e alla sua fine: in realtà è come in qualsiasi altro mestiere, bisogna crederci e cercare le opportunità», precisa. Perché, se si cercano, le opportunità arrivano, soprattutto in questo periodo: «Penso che questo sia un momento propizio per l’artigianato in generale – prosegue Falli -. Lo si vede dalla scelta dei tanti brand di alta moda di evidenziare, nella loro comunicazione, l’aspetto artigianale di abiti e accessori, mostrando le lavorazioni al telaio e puntando su collezioni di tessuti fatti a mano. C’è tanta attrazione e fascinazione verso l’artigianato, anche grazie ai molti artigiani presenti sui social network». I social hanno infatti un ruolo fondamentale nel promuovere il lavoro e il fascino che ha oggi l’artigianato, proiettandolo verso il futuro. «L’online ha dato tanta visibilità a questo mestiere, contribuendo a rimuovere l’alone antico e un po’ polveroso che aveva fino a qualche anno fa», conclude Penko.

Speciale Under 30

Grazie alla collaborazione fra Unicoop Firenze e l’Associazione Giardino Corsini, in occasione della trentesima edizione di Artigianato e Palazzo, per i giovani fino a 30 non compiuti, l’ingresso alla mostra è gratuito in tutti i giorni dell’esposizione (13-15 settembre, 10-19.30).

Prenotazioni su coopfi.info/under30

Artigianato per l’arte

Artigianato e Palazzo nasce nel 1995 per promuovere l’alto artigianato. Dal 2018 ha sostenuto campagne di restauro di monumenti del territorio fiorentino. Quest’anno sostiene la raccolta fondi è “Abbraccia la Loggia del Buontalenti” per il restauro della loggia di Palazzo Corsini, che Bernardo Buontalenti realizzò nel 1591.

Per informazioni

artigianatoepalazzo.it 

Iscriviti alla Newsletter

Le notizie della tua Cooperativa, una volta alla settimana. Guarda un esempio

Errore: Modulo di contatto non trovato.

Potrebbe interessarti