D’estate è tempo di prendersi cura di sé e della propria salute. Tanto più che quest’anno gli screening oncologici si fanno anche al supermercato, o meglio davanti alla Coop. Si parte l’8 luglio da Firenze, al Centro*Gavinana (fino all’8 agosto), mentre nei mesi successivi toccherà alle altre province dove è presente Unicoop Firenze. Nei parcheggi dei punti vendita, infatti, sarà collocata l’Unità mobile dell’Ispro attrezzata per la mammografia – con orario 8.30-17.30 -, che diventerà un punto di riferimento per la prevenzione oncologica a tutto tondo. Insomma, si fa la spesa e si pensa alla salute.
L’operazione, che fa parte di un più ampio protocollo d’intesa per favorire il ben-essere delle persone firmato da Ispro, Regione Toscana e Unicoop Firenze, si propone di intercettare quella fascia di popolazione che “sfugge”, per vari motivi, agli inviti per gli screening gratuiti della Regione Toscana – mammografia, Pap e Hpv test, sangue occulto nelle feci – che vengono spediti a casa e che hanno tassi di adesione differenziati, in base al test e al genere, con le donne più propense degli uomini a dire di sì.
«Iniziative come questa sviluppata insieme a Unicoop Firenze – ha dichiarato il direttore generale di Ispro Katia Belvedere – rappresentano un’occasione straordinaria e allo stesso tempo estremamente potente per aumentare la sensibilizzazione e la consapevolezza delle persone sull’importanza della prevenzione oncologica e della diagnosi precoce, in assoluto gli strumenti più efficaci per combattere l’insorgenza del cancro».
La mammografia salva la vita
Il primo screening “con la Coop” che sarà attivato è quello per il tumore alla mammella, che consiste in una mammografia ed è rivolto a donne fra i 45 e i 74 anni. Un esame da sostenere con regolarità perché 1 donna su 9 nel corso della sua vita svilupperà un cancro al seno e la mammografia può evidenziare anche le formazioni più piccole e più facili da curare, talvolta anche con il solo intervento chirurgico. Secondo dati Ispro, su 1000 donne di età fra i 50 e i 69 anni sottoposte alla mammografia si possono salvare 7-9 vite. Circa l’80-90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può infatti guarire definitivamente. Il cancro al seno rappresenta il 41% di tutti i tumori femminili sotto i 50 anni, il 35% tra i 50 e i 69 anni e il 22% nelle donne over 70.
I dati ci dicono anche che è calata la mortalità ed è aumentata la sopravvivenza a cinque anni e questo è certamente merito di interventi precoci. «La lotta contro il cancro passa dalla prevenzione – aggiunge la direttrice di Epidemiologia e fattori di rischio dell’Ispro, Giovanna Masala – e la ricerca ci indica che il primo passo inizia dallo stile di vita che adottiamo quotidianamente, a cominciare da quello che mangiamo, da quanto ci muoviamo, da come ci prendiamo cura di noi. Non saltare l’appuntamento con gli screening oncologici, che il Sistema Sanitario Nazionale mette a disposizione gratuitamente, è l’ulteriore passo per tutelarci da patologie la cui miglior cura è la tempestività nella diagnosi».
Test e vaccini
Sempre rivolto alle donne è il programma di screening gratuito della Regione Toscana per il tumore della cervice uterina. Due gli esami che permettono di individuare anche le lesioni pre-cancerose: il Pap test cui vengono sottoposte ogni tre anni le giovani fra i 25 e i 33 anni e il test Hpv che si fa ogni 5 anni fra i 34 e i 64 anni. Quello alla cervice uterina è il quinto tumore più frequente nella popolazione femminile, ma la sua incidenza è in calo grazie a una lunga tradizione di screening e anche alla vaccinazione contro il Papilloma virus.
Non fa distinzioni di sesso invece il cancro del colon-retto, uno dei più frequenti dopo i cinquant’anni, anche se secondo alcuni studi d’oltreoceano negli ultimi due decenni sarebbero aumentati i casi pure fra i più giovani. Probabilmente per colpa di una dieta sbilanciata, povera di fibre e ricca di zuccheri, che modificherebbe la composizione del microbioma intestinale, innescando dei processi infiammatori.
Il primo passo per riconoscere il tumore del colon retto è la ricerca del sangue occulto nelle feci. Lo screening gratuito della Regione Toscana, rivolto alle persone fra i 50 e i 69 anni, prevede la raccolta del campione in autonomia con un apposito flacone, che poi viene consegnato agli indirizzi indicati da Ispro. Se risulta positivo per la presenza di sangue nelle feci, si procede con la colonscopia per chiarire le cause del sanguinamento. Anche in questo caso la prevenzione attraverso gli screening è cruciale perché permette di intervenire in anticipo e di evitare le forme più gravi. «È fondamentale promuovere un cambio culturale di approccio alla prevenzione oncologica, che deve sempre di più essere affrontata abbandonando gli stereotipi dell’ansia e della preoccupazione, per essere accolta con positività e serenità – conclude il direttore Belvedere -. Nella consapevolezza che la prevenzione è vita!»
Come si partecipa
Ispro invierà alle aventi diritto, per fascia d’età (45-74 anni) e distanza di tempo dall’ultimo screening, una lettera con una proposta di appuntamento per la mammografia sull’Unità mobile davanti al Coop.fi di Gavinana. Si potrà, inoltre, dichiarare il proprio interesse a partecipare scrivendo un messaggio WhatsApp al numero 3382000224.
Incontri al super
Oltre agli screening, a luglio sono in programma al Centro*Gavinana di Firenze due incontri divulgativi aperti a tutti sui corretti stili di vita (11 luglio, alle 17.30) e sul ventaglio di screening oncologici attualmente disponibili (18 luglio, alle 17.30). Inoltre si potrà fare la spesa guidata con la dietista (13 e 30/7). Per partecipare è necessario prenotarsi al link coopfi.info/eventi.
Infine il 7 e il 27/7 ci sarà uno spazio per domande e risposte sui melanomi e gli altri tumori.