Trama
Agosto 1492, Palos, Spagna. Nuno ha sedici anni e per una serie di circostanze casuali, deve imbarcarsi su una nave di cui ignora la destinazione. Si tratta della Santa María, a bordo della quale Cristoforo Colombo scoprirà il Nuovo Mondo.
Attraverso lo sguardo di Nuno, percorriamo il viaggio più importante della storia dell’umanità: i giorni infiniti prima di avvistare terra, fino alla scoperta di un mondo nuovo, di una nuova umanità, di un paradiso incontaminato. In questo Paradiso Terrestre, Nuno imparerà quanta ferocia, quanta avidità possa motivare le scelte degli uomini, ma anche la forza irresistibile dell’amore.
Una grande avventura umana e di mare, esistenziale e sentimentale, che ci svela come dietro la scoperta accidentale delle Americhe si nascondano violenze e soprusi, ma soprattutto l’insopprimibile, eterno istinto degli uomini a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi.
La citazione degna di nota
… la vita me l’ha ripetuto a schiaffi per tanti anni, che i piani e i progetti li facciamo per un motivo solo: far divertire il caso. Che sta a guardarci come si guardano i buffoni in piazza il giorno della fiera, noi ci affanniamo tra capriole e piroette, saltiamo e corriamo in tondo cercando di combinare qualcosa, e lui ride e ride. Poi, quando è soddisfatto dello spettacolo e non ne ha più voglia, il caso si alza e se ne va, buttandoci ai piedi qualche spicciolo che noi ci tuffiamo a raccattare, qualsiasi cosa sia.
Le nostre riflessioni
L’idea del libro è geniale, la trama coinvolgente e la prima parte del racconto relativa al viaggio verso le Americhe è entusiasmante, esplosiva, incalzante ma lentamente la storia è come se si interrompesse, come se si perdesse e spegnesse; la narrazione diventa ripetitiva, con descrizioni troppo lunghe e lo stile magico di Genovesi regge fino a metà del romanzo.
Mancano anche dei dati storici, le fonti a cui lo scrittore ha attinto che potevano essere inseriti in fondo al libro.
Sicuramente il romanzo è scritto molto bene e la sensibilità, la tenerezza, l’amore per la Natura del protagonista ci accompagnano per tutta la storia, insieme a delle considerazioni quasi filosofiche che sono delle perle di saggezza relative all’essere umano, alla sua condizione, al terrore che crea e che si ripete ciclicamente, all’uomo che prende, prende, senza ascoltare, depredando vite e natura.
Il libro è anche una forte denuncia alla colonizzazione, alla distruzione dell’ambiente, ci permette di entrare dentro la Storia e attraverso la metafora del viaggio di seguire la crescita e la formazione di Nuno, che si salva anche grazie alla scrittura.
Le parole chiave del libro
Viaggio
formazione
scoperte
mare
nuovi mondi
sensibilità
amore
natura
colonialismo