Trama
Gyurka, un ragazzo ebreo di quindici anni, vive con il padre e la matrigna a Budapest e viene arruolato nella fabbrica della Shell. Un giorno, mentre si reca al lavoro, viene fatto scendere dall’autobus assieme ad altri ebrei e portato via. Si fermano prima a Auschwitz-Birkenau, dove Gyurka, dichiarando un’età maggiore, evita la camera a gas e, risultando abile al lavoro, prosegue per Buchenwald. Come tutti, anche Gyurka è sbalordito, non sa cosa stia succedendo attorno a lui…
La citazione degna di nota
Perché persino là, accanto ai camini, nell’intervallo tra i tormenti c’era qualcosa che assomigliava alla felicità. Tutti mi chiedono sempre dei mali, degli orrori, sebbene per me, forse, proprio questa sia l’esperienza più memorabile. Sì, è di questo, della felicità dei campi di concentramento che dovrei parlare loro la prossima volta che me lo chiederanno. Sempre che me lo chiedano. E se io a mia volta, non l’avrò dimenticato.
Le nostre riflessioni
ll romanzo di Imre Kertész, scritto in dieci anni, ma uscito soltanto nel 1976 tra le ostilità della critica e l’indifferenza del pubblico era rimasto inedito per quindici anni.
È la ricostruzione autobiografica dell’autore del periodo vissuto durante l’anno 1944-45 quando fu deportato ad Auschwitz a 15 anni. Nel libro il protagonista è Gyurka, uno studente quindicenne che viene arruolato al lavoro forzato alla Shell per poi essere costretto a partire per la Germania.
La narrazione è in prima persona e viene utilizzato un linguaggio semplice. Siamo rimasti colpiti in queste pagine dallo sguardo innocente e privo di pensieri negativi del protagonista. Lui cerca di trovare sempre una giustificazione razionale per tutto quello che gli accade, anche quando si ritrova improvvisamente sottratto dalla sua quotidianità, ne è quasi contento, pervaso dall’eccitazione per il nuovo.
Ci ha stupito che lui possa anche solo pensare di aver avuto attimi di felicità là dentro, nonostante tutto. Il libro è profondo, commovente e a tratti ironico.
Lo consigliamo a...
A coloro che vogliono leggere una toccante riflessione sulla Shoah
Le parole chiave del libro
Olocausto