“Chi pianta un albero, pianta una speranza”: con questo auspicio riparte, per il terzo anno, il progetto dei boschi didattici realizzati da Unicoop Firenze nell’ambito delle proposte educative 2023/2024 per le scuole toscane. Il progetto ha preso il via mercoledì 8 novembre presso la scuola primaria Baccio da Montelupo di Empoli con la piantagione del bosco didattico di circa 30 piante messe a dimora nel giardino dell’istituto: all’iniziativa erano presenti i bambini e gli insegnanti della scuola primaria, Fabio Barsottini e Massimo Marconcini, Vicesindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Empoli, Maria Anna Bergantino, Dirigente Scolastica dell’Istituto comprensivo Empoli Ovest, e Francesca Martini, presidente della sezione soci Coop Empoli.
Dedicate ad affrontare tematiche attuali ed urgenti come ambiente, solidarietà, cultura e benessere, le proposte educative Unicoop Firenze propongono anche quest’anno il progetto dei boschi didattici realizzati nelle scuole toscane, in collaborazione con il Comune e la locale sezione soci Coop, per trasformare l’area verde intorno alla scuola in un laboratorio di biodiversità. In occasione della piantagione, la sezione soci Coop di Empoli ha donato alla scuola un gazebo installato stamattina nello spazio esterno adiacente al bosco didattico: il gazebo, in legno e di grandi dimensioni, sarà un luogo dove, in totale sicurezza, i bambini potranno svolgere le attività a carattere ambientale e usufruire al massimo dello spazio esterno.
Dopo la piantagione e la donazione di questa mattina, il percorso vedrà interagire i bambini della scuola con il bosco, con l’obiettivo di sviluppare una sensibilità sul tema ambientale e di accompagnare la crescita con attività didattiche e ricreative sviluppate dentro questo nuovo spazio verde.
«Ancora una volta Empoli dimostra di fare rete con il mondo della cooperazione e delle scuole del territorio. Un progetto di rimboschimento urbano che mira a tutelare la biodiversità e adattare il nostro ambiente ai cambiamenti climatici assorbenti quanta più CO2 dell’atmosfera. Fare tutto questo nelle scuole aiuta a sensibilizzare le famiglie su temi importanti per tutti noi, mentre per i bambini significa aver un’occasione in più per avvicinarsi alla natura. Grazie a Unicoop, alla dirigente scolastica e al corpo insegnanti per aver confermato anche quest’anno questo importante progetto», dichiarano Fabio Barsottini e Massimo Marconcini, Vicesindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Empoli.
«In queste settimane stiamo portando avanti la piantagione di alcuni boschi didattici per raccontare ai bambini cosa vuol dire veder crescere un bosco. Il progetto dei boschi didattici mette al centro la valorizzazione degli spazi all’aperto attraverso un modello molto efficace di co-progettazione con le scuole, le pubbliche amministrazioni e le nostre sezioni soci. In ogni bosco didattico mette radici una nuova comunità di alberi e, intorno a questi, una nuova comunità di persone: partecipare a questo percorso significa mettere i semi di nuove relazioni, fra le piante, fra le persone e fra l’uomo e la natura, con l’auspicio che questa esperienza sia un seme che germoglia nella loro vita da adulti», dichiara Tommaso Perrulli, responsabile proposte educative Unicoop Firenze.
«Siamo molto felici di partire con il progetto educativo del bosco didattico alla scuola primaria Baccio da Montelupo: insieme ai ragazzi e agli insegnanti abbiamo iniziato a piantare gli alberi che daranno vita alla zona verde che li accompagnerà nel loro percorso scolastico. Durante la mattinata abbiamo visto l’entusiasmo e la curiosità degli alunni, pronti a prendersi cura di questo nuovo “compagno di giochi”. L’obiettivo è che, in questo modo, i più piccoli possano toccare con mano le tematiche ambientali, in un momento in cui la crisi climatica è la vera emergenza. Ringraziamo la scuola e il Comune di Empoli con cui collaboriamo per portare sul territorio i temi dell’educazione ambientale», Francesca Martini, presidente della sezione soci Coop Empoli.
I numeri del Bosco didattico
Nel triennio 2021 – 2023, 48 boschi didattici realizzati e in fase di realizzazione (16 nel 2023, 16 nel 2022, 16 nel 2021) in 26 Comuni coinvolti
- 1.500 piante forestali piantate
- circa 1.200 mq di bosco piantato
- oltre 280 classi delle scuole primarie coinvolte per circa 6mila bambine e bambini
- dieci ore di proposta educativa/laboratorio che gli alunni di ogni classe hanno passato nella progettazione, piantumazione e cura del bosco didattico,
- per un totale di 300 ore di progetto a livello complessivo, nei tre anni di progetto
- sette province toscane coinvolte, quelle in cui opera Unicoop Firenze
Il bosco didattico
Scoprire il mondo della natura creando un boschetto nel giardino della scuola: un’esperienza di educazione all’aperto dove bambini e bambine possano sperimentare ritmi, tempi e segreti della natura, crescendo insieme e prendendosi cura l’uno dell’altro. Durante questo percorso ci sarà un coinvolgimento diretto in attività sensoriali, di ricerca, condivisione, scoperta e riflessione in piccolo gruppo. Questa esperienza è pensata per sviluppare affetto, cura e rispetto per la natura e per la comunità.
Il progetto permetterà di: far acquisire consapevolezza delle trasformazioni stagionali e del concetto di tempo in natura; allenarsi alla cura delle nuove piante anche attraverso un’esperienza di cooperazione tra pari con un maggior ascolto e rispetto dell’altro e delle sue necessità; imparare ad ascoltare la lingua della Natura, a vedere le relazioni tra i diversi organismi e a prepararsi a costruire una conoscenza sistemica.
Come si compone il bosco didattico
Chiamato anche foresta giardino, il Bosco didattico è una coltivazione multifunzione in cui trovano collocazione alberi di prima grandezza, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. Gli alberi da frutto sono al piano superiore, mentre al di sotto ci sono arbusti di bacche commestibili, piante perenni e annuali. Insieme creano relazioni per formare un ecosistema in grado di ottenere elevate produzioni di cibo con meno manutenzione. II modello è composto da un modulo di 25 mq di 5 m x 5 m, da localizzare in base alle presenze arboree e arbustive.
Le specie individuate per la piantagione del bosco comprendono il tiglio, che garantisce in autunno – inverno una pacciamatura naturale con le sue foglie che degradandosi apportano azoto al terreno e diversi arbusti da bacca senza spine negli anni permetteranno la creazione di passaggi, cunicoli, percorsi in cui i bambini si immergeranno letteralmente nella foresta, oltre ad altre piante come melograno, corbezzolo, nocciolo, sambuco, ma anche mirto, rosa canina, alloro, timo serpillo, santoreggia e ginepro.