Ogni donna è unica anche per quanto riguarda le diverse fasi della vita, come la menopausa, fino a qualche anno fa tanto temuta. Sì, perché il non poter avere più figli veniva considerato sinonimo di vecchiaia. Ma è veramente così? «Certo che no, è solo un capitolo della vita della donna – spiega Felice Petraglia, direttore del Dipartimento materno-infantile di Careggi -. Infatti sono migliaia nel mondo le donne manager, scienziate, attrici, che continuano a svolgere con grande successo la propria attività anche in post-menopausa».
Facciamo chiarezza. Quando inizia la menopausa?
L’ultima mestruazione si presenta in maniera diversa da donna a donna, mediamente in Italia intorno ai 50 anni, e non si manifesta allo stesso modo in tutte le donne, perché alcuni sintomi comunemente associati possono presentarsi anche in anticipo di molti mesi (premenopausa o climaterio). Comunque si può parlare di menopausa vera e propria quando il ciclo mestruale non ricompare entro 12 mesi.
Quali sono i disturbi più frequenti?
Il 30-40% delle donne non segnala disturbi con l’arrivo dell’ultima mestruazione. Nelle altre invece i disturbi tipici compaiono prima e permangono dopo: le vampate di calore, l’insonnia, i cambiamenti di umore, l’astenia, una diminuita libido e la tendenza ad aumentare un po’ di peso. I cambiamenti ormonali di questa fase possono anche influenzare l’apparato gastroenterico, con gonfiore intestinale, dispepsia, stipsi. Poi nei mesi successivi arriva anche la secchezza vaginale, le variazioni della pelle e dei muscoli, con incontinenza urinaria. Negli anni si può sviluppare anche l’osteoporosi.
Chi può accedere alla terapia ormonale sostitutiva?
Tutte le donne beneficerebbero della terapia ormonale sostitutiva per combattere i disturbi della menopausa, sia quelli precoci che per prevenire quelli che compaiono nel tempo. Negli ultimi anni sono state messe a punto delle terapie con ormoni naturali e a dosi molto basse per ridurre al massimo gli effetti indesiderati delle prime formulazioni. Infatti, esistono delle possibili controindicazioni, soprattutto per chi ha elevato rischio di tumore della mammella o dell’endometrio e di tromboembolismo venoso-arterioso. Le terapie ormonali che curano i disturbi periferici (come la secchezza vaginale) sotto forma di gel o ovuli vedono molto ridotti questi effetti indesiderati.
Alcuni prodotti cosiddetti naturali promettono di calmare alcuni sintomi come le fastidiose vampate. Anch’essi possono avere controindicazioni?
Esiste una ricca farmacologia di fitoterapici, prodotti da estratti di erbe, che hanno effetto su alcuni sintomi della menopausa. In particolare, l’estratto di cimicifuga ha degli ottimi risultati sulle vampate di calore, così come gli isoflavoni di soia e del trifoglio rosso, questi ultimi definiti fitoestrogeni, per una certa attività estrogenica. Mancano però per questi prodotti degli studi clinici a lungo termine e quindi non sappiamo quali siano i reali effetti terapeutici e quali gli effetti indesiderati.
Quanto è importante condurre un corretto stile di vita?
Una buona attività fisica e una dieta corretta aiutano moltissimo a superare i disturbi della menopausa. Fare esercizio fisico di bassa intensità e di lunga durata, cioè aerobico per almeno un’ora al giorno, induce una significativa riduzione dell’osteoporosi. Anche ballare può aiutare, sia il fisico che l’umore.