Trama
Aida ha appena sei anni quando, con la madre, deve fuggire dal piccolo paese in cui è nata e cresciuta. In una notte infinita di buio, di ignoto e di terrore raggiunge il confine con l’Italia, dove incontra il padre. Insieme arrivano a Milano. Mentre i giorni scivolano uno sull’altro, Aida cerca di prendere le misure del nuovo universo.
Crescere è ovunque difficile, e lei deve farlo all’improvviso, da sola, perché il trasloco coatto ha rovesciato anche la realtà dei suoi genitori. Nemmeno l’arrivo del fratellino Ibro sa rimettere in ordine le cose: la loro vita è sempre altrove – un altrove che la guerra ha ormai cancellato. Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile.
Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici.
La citazione degna di nota
Qualche giorno prima che la nonna morisse, mia madre le aveva chiesto: «Come ti è passata la vita?
In un attimo. È entrata in un orecchio ed è uscita dall’altro. Così.» E aveva soffiato piano, come a spegnere una candela invisibile.
Le nostre riflessioni
In questo libro tornano alla memoria argomenti storici che sono stati messi in secondo piano, e la storia raccontata dalla Carati fa venire voglia di scoprire aspetti e usanze di un popolo differente dal nostro, estremamente legato alle proprie radici e alla propria terra.
Il tipo di scrittura è molto scorrevole e non cade mai nella retorica. Trattare temi di questo calibro è estremamente difficile e il rischio è quello di cadere nel patetico, ma in questo romanzo viene narrata, in modo commovente e sincero, la storia di una famiglia costretta ad abbandonare la propria terra a causa della guerra, attraverso gli occhi di una bambina.
Una storia tristemente attuale, seppur riferita a un altro periodo storico, dove ci si sente stranieri nel paese dove ci si rifugia tra le difficoltà di dover imparare un’altra lingua e nuove usanze, lontano dai familiari e dalla terra che abbiamo sempre conosciuto.
Ci si affeziona facilmente ad Aida, bambina dagli occhi sgomenti e impauriti, ma che crescendo diventa una ragazzina piena di sogni e di speranze, con ambizioni e desideri che difficilmente trovano spazio in un ambiente familiare appesantito dai problemi economici e dalla rabbia verso un destino sfortunato e già tracciato. Aida reagisce con ostinazione e determinazione per ottenere il futuro che si merita, e tramite la sua storia capiamo quanto siamo fortunati ad essere nati in un’epoca e un luogo privi di guerra.
Lo consigliamo a...
A tutti i ragazzi.
Agli adolescenti.
Le parole chiave del libro
Futuro
guerra
ricordi
famiglia
sogni