Trama
La vicenda di Alcide Cervi e dei suoi sette figli è quella di una famiglia contadina che lotta contro le ingiustizie sociali e la dittatura fascista finché i sette fratelli vengono trascinati di fronte al plotone di esecuzione. Sopravvissuto allo sterminio dei figli, il vecchio Alcide torna a coltivare di nuovo la terra con le donne e i nipoti superstiti, e ci lascia, con la saggezza che viene dal dolore e da una grande fede nella vita, un’indimenticabile testimonianza.
La citazione degna di nota
Se c’è bisogno di dare ancora la vita, i Cervi sono pronti, e qualcuno pure sopravviverà, e rimetterà tutto in piedi, meglio di prima. Ecco perché non ci fermeranno più.
Le nostre riflessioni
In questo libro, nonostante sia estremamente breve, troviamo racchiusi i valori e gli ideali della lotta partigiana. In poco più di un centinaio di pagine troviamo un documento fondamentale che racconta un periodo storico drammatico, di cui la famiglia Cervi ne è protagonista, sacrificando le proprie vite per ideali come la libertà e la giustizia.
Il racconto che ci lascia Alcide Cervi è la resistenza di una famiglia come tante altre, di povera gente che non vuole fare nessun atto di eroismo ma che cerca solamente di sopravvivere, cercando di difendere a tutti i costi la propria libertà e quotidianità.
Bisogna però sottolineare che, nonostante la famiglia Cervi fosse una famiglia patriarcale dell’epoca come tante altre, aveva sicuramente una marcia in più. la mentalità estremamente aperta ed un rapporto collaborativo di tutti fa sì che questa coraggiosa famiglia di contadini affronti le ingiustizie sociali e i soprusi fascisti sempre a testa alta.
Le uniche “armi” che i Cervi utilizzano sono quelle della cultura e dell’umanità, e in questo un ruolo principale lo ha la madre, vero e proprio collante di tutta la famiglia, simbolo di cultura e libertà che ispira i figli a trovare ognuno la sua strada, migliorandosi sempre.
Questo libro è un inno alla vita, il quale ci insegna che si può sopravvivere anche ad un dolore così tremendo come la perdita di tutti i figli.
Infatti, è lo stesso Alcide a paragonarsi ad una quercia che ha perso i suoi sette rami ma che non è morta. anzi, è riuscita a coltivare un seme che fiorirà sempre. Ed è inevitabile non avere la pelle d’oca quando Alcide ci dice che quando lavorava la terra con i suoi nipoti, risentiva lo spirito dei suoi sette figli.
Lo consigliamo a...
A tutti, in particolar modo ai ragazzi.
Le parole chiave del libro
valore
famiglia
ibellione
futuro