Ma zucchine o zucchini? Maschio o femmina? Anche lei è arrivata con Cristoforo Colombo e da noi ha avuto una consacrazione immediata attraverso un’infinita serie di ricette regionali. Caso buffissimo, dall’Italia poi è ripartita alla conquista delle cucine d’oltre Atlantico e “zucchini” è un termine ormai usato dappertutto, come “ciao” o “spaghetti”.
Per godere appieno della loro dolcezza e croccantezza, van colti acerbi, immaturi, prima che diventino fibrosi e pieni di semi: buccia lucida e polpa soda, meglio se hanno il fiore attaccato. La zucchina è il jolly della cucina in primavera e in estate perché è prolificissima e invadente negli orti: anche con lei non si butta via nulla! Con le foglie, grandi quasi quanto un lenzuolo, ci puoi fare un cappellino per il sole o rivestirci un canestro.
Con quelle più piccine (i talli, i getti) puoi cucinare un buonissimo condimento per la pasta: sbollentati, si saltano con aglio, olio e peperoncino. Genialata! Con i fiori, bellissimi, si potrebbe scrivere un libro sulle tante ricette che si potrebbero preparare… Le zucchine sono meravigliosamente dietetiche, leggere e rinfrescanti. Piacciono a tutti, cucinate in qualsiasi modo sono un paradiso gastronomico.
Lunghe, tonde, dipende dalla ricetta che vuoi fare: la Fiorentina, la Romanesca, la Verde di Milano, la bianca Sarda… ogni regione d’Italia ha la sua varietà. Indovina un po’ quelle che preferisco io?? Buoni gnocchi a tutti!
Luisanna Messeri (@luisanna.messeri)
Ingredienti ( x 4 persone)
Tempo di preparazione: 15 minuti
- 1 confezione di gnocchetti
- 5 zucchine verdi lunghe
- 100 g di pecorino
- 2 spicchi d’aglio
- basilico qb
- olio extravergine di oliva toscano IGP Fior Fiore Coop
- sale e pepe nero
- peperoncino fresco (se piace)
La preparazione
1. Per prima cosa preparate il pesto di zucchine: occorrono una zucchina a testa, di quelle verdi, lunghe, più una per la padella.
2. Si prende una grattugia, di quelle con i fori piccini, quelle per intenderci in cui alla fine ti ci gratti sempre le dita… Non si può adoperare il frullatore, sennò l’avrei già adoperato io: la zucchina deve venire a filini, non pappa! Si mettono quindi le zucchine, grattugiate una ad una, in una casseruola con un pizzico di sale grosso, due spicchi di aglio interi e volendo del peperoncino. E l’anima? Già, l’anima dell’aglio: chi la vuol levar la levi, ma quando si adopera lo spicchio intero non ce n’è bisogno.
3. Sul fuoco medio si fa cuocere questa pappetta, senza coperchio, un quarto d’ora, aggiungendo un po’ d’acqua calda e mescolando spesso.
4. Poi si aggiungerà dell’olio extravergine, il pepe nero e le foglie di basilico spezzettate con le mani, un mestolo di acqua calda e gli gnocchetti che cuoceranno nel sugo profumato. Pochi minuti, assaggiare, aggiustare di sale e pepe e per finire, fuori dal fuoco, una bella grattugiata di pecorino.
5. La mia amica Stefania che me li ha insegnati, alla fine ci mette anche un po’ di burro…. ma io no, sono a dieta, lo sanno tutti.
P.S. Non esiste solo il pesto alla genovese. Con questo ci puoi condire tutta la pasta del mondo o farci anche dei bei crostini…