In tanti stamani hanno risposto all’appello della tappa di Liberi dei rifiuti a Poggibonsi. Molti i giovani e le famiglie che si sono trovati al parcheggio della Polisportiva poggibonsese in località Bernino e, muniti di guanti e sacchetto, hanno raccolto i rifiuti lasciati nei pressi degli argini del torrente Staggia nell’area della Polisportiva, in collaborazione con il Circolo Legambiente di Siena e quello di Volterra, e le sezioni soci Coop di Poggibonsi, Siena, Colle di Val d’Elsa, Volterra, con i ragazzi dell’associazione Terra Verde
Divisi in piccoli gruppi sono stati protagonisti di una versa e propria attività di citizen science, attraverso un’attività di monitoraggio scientifico partecipato della tipologia e della quantità dei rifiuti raccolti sul territorio. Un’esperienza importante di cittadinanza attiva per capire l’impatto della dispersione di materia sugli ecosistemi e il tipo di inquinamento prevalente nei siti monitorati. Sarà anche l’occasione per confrontarsi sul corretto smaltimento delle diverse tipologie di rifiuto e sulle altre buone pratiche improntate alla sostenibilità.
Per tutti in omaggio la maglietta dell’evento.
«Liberi dai rifiuti è il nostro modo per agire sul territorio, sui temi ambientali, in modo partecipativo. I luoghi da pulire vengono individuati di comune accordo fra le sezioni dei soci Coop e i circoli di Legambiente, poi le attività sono aperte a tutti – ha spiegato Tommaso Perrulli, responsabile progetti sociali Unicoop Firenze – e non servono competenze particolari, solo la motivazione per rendersi protagonisti di un impegno importante per l’ambiente».
«Siamo felici di aver dato vita a questo appuntamento di Liberi dai Rifiuti, capace di veicolare azioni e informazioni sul tema della tutela dell’ambiente – afferma Simona Lanfredini, presidente sezione soci Coop Poggibonsi – questa manifestazione ci dà l’occasione di incontrarci e confrontarci, ma anche di curare un luogo del nostro territorio e ribadire quanto, oltre a pulire, sia importante soprattutto non sporcare e sensibilizzare alla tutela dell’ecosistema».
«Dopo due anni di pandemia, torniamo per liberare i nostri ecosistemi dai rifiuti e portare avanti un’attività di monitoraggio scientifico partecipato che potrà tornare utile alle amministrazioni locali per capire meglio la tipologia di pressione sul territorio e in particolare sulla matrice suolo, per intervenire in modo sempre più mirato ed efficace» ha affermato il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza.