Non è poi così incredibile. Nell’anno del lockdown e delle zone rosse sono sensibilmente aumentati gli incidenti domestici. A quanto pare, stando alle ultime rilevazioni, il 2020 sarebbe stato l’annus horribilis per la sicurezza tra le mura di casa, così come il 2021 si sta profilando un anno davvero tragico per le morti sul posto di lavoro. Lo conferma il dottor Stefano Grifoni, responsabile del Pronto Soccorso di Careggi, a Firenze. «Più o meno abbiamo rilevato un 10% in più di incidenti domestici in quest’ultimo anno e mezzo di pandemia».
Secondo il Rapporto annuale sul lavoro domestico pubblicato dall’Osservatorio Nazionale Domina, che esamina i risvolti sociali ed economici del lavoro domestico a livello locale, nazionale e internazionale, fra chi subisce gli incidenti domestici il 64% è donna e non giovanissima, sia che si tratti di casalinghe sia di collaboratrici domestiche. E i dati forniti dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Ispesl (Istituto per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro) rivelano che ogni anno circa 4,5 milioni di incidenti avvengono fra le pareti di casa, di cui 8000 mortali. Il più frequente è decisamente la caduta, che copre il 40% degli incidenti domestici.
Bambini e anziani a rischio
Numeri inquietanti, se si pensa che nel 2020 ci sono stati oltre 3 milioni di incidenti in casa in Italia. Anziani e bambini pare siano le categorie maggiormente a rischio, il che rivela come non siano solo le cosiddette “faccende” domestiche a essere causa di ferite e lesioni. Nel caso di badanti e colf, comunque, gli infortuni denunciati sono più di 4000. A preoccupare moltissimo è l’incremento degli incidenti in cui sono coinvolti bambini con meno di 5 anni (300.000 casi nel 2020), mentre gli anziani sono il più delle volte vittime di cadute e rotture di anca e femore.
Forse la convivenza forzata per lungo tempo, l’aver dovuto fare a meno di assistenti professionali per questioni economiche (i dati rivelano come sia diminuito il numero delle colf) ha portato molti a cimentarsi con materie spesso ignote, o comunque poco praticate. Il che, spesso, in fatto di incidenti domestici, è stato fondamentale. La casa sembra innocua ma non lo è.
Un nido insidioso
Quello che dovrebbe essere il nostro nido nasconde in realtà mille insidie: cadute, urti, incidenti con oggetti contundenti e da taglio. Passi per i coltelli, che sono evidentemente pericolosi, ma chi può immaginare che un tavolino da fumo diventi l’arma di un delitto? Purtroppo non esistono prevenzioni particolari, a parte il controllo periodico di gas, caldaie, impianti elettrici e quant’altro. Però già la consapevolezza che il rischio c’è, e che con qualche attenzione in più si può evitare, è il primo passo. È un po’ come quando si prepara la casa per l’arrivo di un bambino: tutto quello che prima non ci sembrava pericoloso diventa un potenziale oggetto mortale. Ecco, più o meno dovrebbe funzionare così. Quindi, anche sottoscrivere una polizza infortuni può essere un’idea da tenere in conto.
Può sembrare ovvio, ma fare attenzione quando si salgono e si scendono le scale e proteggere gli oggetti contundenti, soprattutto per i bambini, sono precauzioni da prendere quotidianamente. Vogliamo poi parlare delle pantofole? Dei tappetini da doccia? Degli scendiletto? Possono essere micidiali e causare cadute anche molto pericolose.
Così come i detersivi che, se inalati, possono provocare svenimenti e avvelenamenti gravissimi, se ingeriti. In cucina ci si distrae spesso, tanto che capita di tagliarsi, ustionarsi, prendere la scossa con gli elettrodomestici. Perché sia chiaro, i più gravi incidenti domestici si verificano a seguito di cadute, ustioni, intossicazioni e soffocamento. Il foglietto di avvertenze prima dell’uso andrebbe letto davvero, sempre. Perché nessuno può sperare che sia il fato a farci schivare i pericoli.