“Scoprire l’archeologia con i piedi e con gli occhi”, un modo diverso per conoscere meglio il nostro territorio. Fino a novembre l’associazione culturale Camnes propone percorsi di Archeotrekking nelle aree archeologiche toscane meno conosciute, raggiungibili solo a piedi attraverso sentieri, oltre a percorsi urbani, nei luoghi dell’archeologia a Firenze. Ogni escursione sarà preceduta da incontri on line che consentiranno ai partecipanti di saperne di più sui luoghi che andranno a visitare.
Otto proposte che interesseranno vari territori, dal Mugello fino alla costa tirrenica, per immergersi nella storia e nella natura della nostra bella Toscana. Adatte a tutti, anche famiglie con bambini, o a chi ha una amico a 4 zampe. Tante occasioni per godere di un momento piacevole di socialità, e stare insieme in gruppo.
A fare da guida nelle escursioni l’archeologa e guida ambientale escursionista, Silvia Nencetti, che da anni collabora con l’ass. Camnes.
Come è nata l’idea dei percorsi di Archeotrekking?
Volevamo proporre alle persone dei percorsi che avessero oltre ad un forte interesse naturalistico anche interesse archeologico, in particolare far conoscere quei siti di “archeologia minore”, non tanto per il valore ma perché meno conosciuti, di cui è ricca la nostra Italia e la Toscana. Siamo partiti a fine primavera con una tappa sulle colline fiorentine, che ha riscosso molto interesse tra i partecipanti, così abbiamo deciso di proseguire con nuove proposte. Naturalmente, sempre nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e di distanziamento previste per contenere il contagio da Covid 19.
Qual è, secondo lei, l’originalità della vostra proposta?
L’aver abbinato all’escursione anche un “seminario” introduttivo, un incontro per conoscere la storia del sito che visiteranno, ad esempio nel caso di un sito archeologico, come è stato scoperto, poter vedere immagini dei reperti ritrovati, cosicché i partecipanti abbiano già gli occhi pronti e la curiosità per apprezzare al meglio ciò che vedranno e comprendere ancora di più l’importanza del luogo visitato. A volte si tratta di siti con un livello di conservazione difficile, e capirne la storia può aiutare. È un momento di reciproco scambio. Del resto, il Centro studi Camnes ha da sempre una vocazione alla divulgazione archeologica e all’archeologia pubblica, ovvero nella comunicazione anche ai non addetti ai lavori dei risultati della ricerca.
Ci svela qualche curiosità sulle nuove proposte?
Lo spirito è stato quello di trovare, per quanto possibile, siti o località rilevanti raggiungibili esclusivamente a piedi, per far emergere ancora di più la particolarità di queste passeggiate tra natura e archeologia. In alcuni casi sono anche luoghi famosi come il parco archeologia dell’Antica città di Cosa o il promontorio di Piombino con la visita di alcune tombe etrusche e delle rovine del monastero di San Quirico.
Non riscopriremo solo scavi etruschi, le escursioni consentiranno anche di riscoprire rovine medioevali o dopo il Medioevo, come nel caso della Rocca rinascimentale sul Monte Pisano, la rocca della Verruca.
Qualche consiglio per il giusto abbigliamento e cosa non deve mai mancare nello zaino?
Indispensabili le scarpe da trekking, che consentono di affrontare in sicurezza anche percorsi semplici e, per le date più calde, una protezione per il sole, quindi un cappello o una bandana. Nello zaino sempre una bottiglia di acqua, almeno un litro, pranzo a sacco, qualche snack per chi vuole. D’estate possono tornare utili anche eventuali repellenti per gli insetti.
Una domanda personale, cosa l’affascina di più dell’archeologia?
È un sogno che ho fin da bambina… i miei genitori ci portavano sempre in gita a a visitare i siti archeologici, quindi per me l’archeologia è anche legata a momenti belli e sereni trascorsi in famiglia.
Il calendario delle escursioni
Giovedì 2 settembre e domenica 5 settembre: Archeologia mugellana. Sulle tracce degli Etruschi a Dicomano (FI).
In questo Archeotrekking mugellano l’esplorazione dell’ager faesulanus (cioè del territorio controllato dalla potente città etrusca di Vipsul-Fiesole), iniziata a maggio sulle colline di Settignano, per poi dedicarsi al distretto più settentrionale ed in particolare alle interessanti emergenze archeologiche dei dintorni di Frascole: il sito pluristratificato di San Martino al Poggio, la cosiddetta fonte dei Velasna ed una tomba a camera nascosta nel fitto bosco sopra Dicomano.
Giovedì 9 settembre e sabato 11 settembre (pomeriggio): Urban trekking: alla scoperta dei luoghi dell’archeologia di Florentia (Firenze).
Il fatto che Firenze sia nota in tutto il mondo come la culla del Rinascimento non ci deve far dimenticare che molti secoli prima gli Etruschi e i Romani hanno vissuto su queste stesse rive dell’Arno! Gli scavi archeologici portano in luce ogni anno di più le numerose tracce che ci hanno lasciato e in questo cammino urbano si potranno toccare “con i piedi” i luoghi delle principali scoperte: dalle tombe villanoviane alla basilica paleocristiana del Salvatore, passando per i forni ceramici etruschi e il grandioso anfiteatro romano.
Giovedì 16 settembre e domenica 19 settembre: Tra Chianti e Valdarno. Villaggi etruschi e fortezze medievali nascoste (Gaiole in Chianti, SI).
Questo Archeotrekking prende avvio dalle sobrie forme romaniche dell’abside della chiesa della Badia a Coltibuono per salire nei boschi circostanti (curati con esperienza ed energia dai monaci Vallombrosani) dove si nasconde una piccola perla dell’archeologia toscana: il sito pluristratificato di Cetamura, oggetto di scavi di grande interesse dal 1973. Su questo poggio vivevano e lavoravano artigiani etruschi che hanno poi lasciato il testimone ai Romani e perfino ad una frequentazione di età medievale, quando l’insediamento fu fortificato e proprio per questo assunse il nome attuale, “Civitamura”. Infine, le imponenti rovine del castello di Montegrossoli chiuderanno la giornata con scorci panoramici difficili da dimenticare.
Giovedì 23 settembre e sabato 25 settembre (pomeriggio): Urban trekking: alla scoperta dei luoghi dell’archeologia di Florentia (Firenze).
Giovedì 30 settembre e domenica 3 ottobre: Antica Cosa. I Romani di Ansedonia (Orbetello, GR).
Cosa si nasconde tra i piedi degli ulivi secolari che si estendono nel punto più alto del promontorio di Ansedonia? Gli acquedotti sono gloria e vanto della civiltà romana, eppure l’antica colonia di Cosa, fondata nel 273 a.C., non ne ebbe mai uno e i cittadini romani per garantirsi le comodità a cui erano abituati scavarono decine di cisterne che ancora oggi si intravedono tra i sentieri del Parco Archeologico, e perfino sotto al famoso tempio di Giove Capitolino. Questa ed altre storie d’alto ingegno romano terranno compagnia in un archeotrekking breve ma intenso, che includerà altre infrastrutture antiche presenti sul tombolo della Feniglia e offrirà ai camminatori anche uno sguardo sulle particolarità naturalistiche della Laguna di Orbetello.
Giovedì 14 ottobre e domenica 17 ottobre: Duemila anni di promontorio. Dalle tombe etrusche di Buca delle Fate al monastero di San Quirico (Piombino, LI).
Archeotrekking ad alto tasso di salsedine: Populonia fu l’unica grande metropoli etrusca che ebbe il coraggio di affacciarsi direttamente sul mare, sicura nella sua possente cerchia muraria e su un promontorio dalle pareti scoscese. L’itinerario proposto ne esplora un settore da cui gli antichi populoniesi cavarono alcuni dei blocchi con cui fu costruita la città, per realizzarvi poi le suggestive le tombe ipogee note come Buca delle Fate. Molti secoli dopo, di nuovo questo settore del promontorio fu scelto per le sue speciali caratteristiche morfologiche e per le sue risorse dai monaci benedettini che vi installarono il monastero di San Quirico.
Giovedì 4 novembre e domenica 7 novembre. Rocca con vista. Gli scavi del monastero di San Michele e la Rocca della Verruca sul Monte Pisano (Calci, PI).
C’è una rocca fortificata sul Monte Pisano che sopravvive da secoli ai più rovinosi assalti, inclusi quelli di un grave incendio che pochi anni fa ha colpito i boschi della zona e l’ha lasciata circondata da rami neri contorti che ne aumentano l’orgoglio, nonché il fascino agli occhi dei camminatori che affrontano la salita per godere di un panorama a 360° sulla piana di PIsa e sulla valle dell’Arno. Questo Archeotrekking dal sapore medievale include anche il piccolo scavo archeologico del monastero medievale di San Michele, presso l’ultima rampa di accesso alla rocca.
Giovedì 18 novembre e domenica 21 novembre: Etruschi in terra di Siena. La necropoli di Malignano a Rosia (Sovicille, SI).
Nei pressi di Rosia è stata recentemente allestita per le visite una piccola necropoli etrusca caratterizzata da tombe a camera e a pozzetto, tutte scavate nel friabile calcare locale. La peculiare conformazione degli ipogei e i corredi funerari ci raccontano molte storie sulla classe dirigente locale (legata alla grande metropoli etrusca di Volterra) che basava la propria ricchezza sulle numerose risorse naturali della Montagnola Senese. Arricchiscono questo archeotrekking etrusco in terra di Siena alcune “pennellate” di Medio Evo: gli archi gotici dell’eremo agostiniano di Santa Lucia, seminascosti dai rovi, e il cosiddetto Ponte della Pia.