Trama
Corre l’anno 2004 e la storia inizia a Chicago, dove un tale di nome Benjamin Solomon, alla prima del gran teatro dell’Opera, punta una pistola contro Elliot Rosenzweig, uno degli uomini più in vista della città. Dopo poche decine di pagine invece, inizia un’altra storia: questa narra di Ben, Otto e Hannah, tre giovani molto uniti che vivono in una cittadina polacca, sono gli anni ‘30 del Novecento…
Quale filo tiene uniti i settant’anni che, apparentemente, separano le due storie?
La citazione degna di nota
Te lo ricordi, Hannah? Era una giornata tetra e nuvolosa, proprio come oggi. Il mondo stava andando in pezzi, ma noi avevamo il nostro amore, e un piano per fuggire.
Le nostre riflessioni
Abbiamo apprezzato questo libro, trovando la scrittura molto coinvolgente. Nonostante sia forse meno crudo rispetto a tanti altri romanzi che narrano della Shoah, lo abbiamo ugualmente trovato molto forte e particolarmente evocativo.
Ci è piaciuta la scelta dell’autore di far emergere la storia di una singola famiglia e abbiamo molto amato il personaggio di Ben, così coraggioso nella sua determinazione e ostinazione. Alcune di noi hanno poi ipotizzato un altro titolo per questo romanzo, lo avrebbero intitolato… La scelta, perché tante sono le occasioni in cui i protagonisti si trovano di fronte a dei bivi crudeli e decisivi.
Lo consigliamo a...
A chi ama le storie che invitano a credere in se stesse/i e ad avere fiducia in chi siamo davvero.
A chi crede che ogni persona, se vuole, può fare la differenza in questo mondo.
Le parole chiave del libro
coraggio
determinazione
famiglia
fiducia in sé
Shoah